Puglia, raddoppiano i decessi: 33. Sale l'occupazione dei posti letto, in area medica e nelle terapie intensive: zona rossa e record negativo in Italia

Puglia, raddoppiano i decessi: 33. Sale l'occupazione dei posti letto, in area medica e nelle terapie intensive: zona rossa e record negativo in Italia
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Lunedì 29 Marzo 2021, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 10:48

Quasi la metà dei test rispetto a ieri come sempre dopo il week end. E scende, di conseguenza, anche il numero dei casi positivi: sono stati registrati 5.142 test per l'infezione da Covid-19 e sono stati rilevatii 786 casi positivi (15,2%, ieri era il 18,87%). Di questi, quasi la metà è relativa al territorio barese. Nello specifico: 350 in provincia di Bari, 90 in provincia di Brindisi, 28 nella provincia BAT, 176 in provincia di Foggia, 99 in provincia di Lecce, 43 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito.

LEGGI IL DOCUMENTO: Bollettino Covid_29032021 (1)_29164933.pdf

DECESSI IN AUMENTO

Purtroppo il numero dei decessi è oltre il doppio di quello registrato nella giornata di ieri. Sono 33 decessi (ieri ne erano registrati 18) dei quali 18 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto. Sul fronte ricoveri aumento nelle ultime 24 ore: si passa da 2.038 a 2.100 pazienti che occupano i posti letto delle strutture sanitarie regionali. Cresce il numero dei guariti, dai 137.164 di ieri si passa ai 138.303 di oggi.

L'ANDAMENTO DI GUARITI E ATTUALI POSITIVI

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.845.068  test, 138.303 sono i pazienti guariti (+1.139 rispetto a ieri) e 46.494 sono i casi attualmente positivi (-386, anche in considerazione del numero limitato di test). I pugliesi morti a causa del Covid sono ad oggi 4.726.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 189.523 così suddivisi:

  • 74.413 nella provincia di Bari;
  • 13.761 nella provincia di Bat;
  • 18.586 nella provincia di Brindisi;
  • 35.300 nella provincia di Foggia;
  • 17.608 nella provincia di Lecce;
  • 28.862 nella provincia di Taranto;
  • 679  attribuiti a residenti fuori regione;
  • 314 provincia di residenza non nota.

SALGONO I TASSI DI OCCUPAZIONE DEI POSTI LETTO

Accando al bollettino epidemiologico di giornata, va aggiunta un'altra circostanza rimbalzata in serata: la Puglia è entrata nell'area «rossa» anche per il tasso di occupazione di posti letto Covid negli ospedali: nei reparti di pneumologia e malattie infettive, infatti, il 50% dei posti è oggi pieno, +2% rispetto all'ultima rilevazione di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Il limite fissato dal ministero è pari al 40%. Anche nelle terapie intensive si è passati dal 42 al 44% di occupazione, la soglia critica fissata dal ministero è in questo caso pari al 30%. E' soprattutto nelle terapie intensive che i posti letto iniziano a scarseggiare: sono 248 gli ammalati assistiti nelle rianimazioni e oggi ci sono stati altri 27 ingressi, numero più alto in Italia, secondo il Lazio con 25 nuovi ricoveri. L'aumento delle degenze è la diretta conseguenza della continua crescita di contagi: nell'ultima settimana sono stati registrati, in media, 1.744 casi al giorno contro i 1.567 di sette giorni prima, +11,3%.

GLI OVER 80 I MENO COLPITI

«Abbiamo visto che le misure da zona rossa funzionano e un rallentamento si sta già osservando da noi, oltre all'impatto della vaccinazione». Lo ha dichiarando intervenendo a Skytg24 l'assessore regionale alla Salute della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco. «Quando si stabilisce una zona rossa, lì il calo dei contagi è più netto, le terapie intensive si svuotano più velocemente e la curva decresce» spiega Lopalco, che aggiunge come motivo del rallentamento in Puglia l'effetto vaccini. «Non ci sono più casi gravi tra gli operatori sanitari e, per la prima volta, mentre durante il picco di novembre la fascia di età più colpita era quella over 80, adesso è la meno colpita. Questo vuol dire che, nonostante numeri di copertura ancora bassi, su determinate categorie già vaccinate l'effetto si vede». Lopalco ha spiegato, poi, che «fino ad ora l'unico collo di bottiglia che abbiamo avuto in Puglia per la somministrazione delle dosi è stato l'arrivo dei vaccini. Se avessimo i frigoriferi pieni, la nostra capacità di erogazione sarebbe enormemente superiore. Sono sicuro, da calcoli che abbiamo fatto sulla base degli hub attivi, che potremmo somministrare 45-50 mila vaccini al giorno». 

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