Bollette e rincari, «Gas gratis ai pugliesi»: proposta di legge pronta

Bollette e rincari, «Gas gratis ai pugliesi»: proposta di legge pronta
di Alessandra LUPO
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Giovedì 1 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 13:11

Gas gratis per i pugliesi come compensazione per la presenza del gasdotto Tap in Salento. Dopo la proposta arrivata dal presidente della Commissione Bilancio della Regione, Fabiano Amati, che intende predisporre una proposta di legge taglia bollette, anche il centrodestra scende in campo. Il capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro punta a impegnare la Giunta con una mozione: «Considerato l’aumento del 160% del costo di gas e luce registrato nell’ultimo anno - scrive Pagliaro -, e l’ulteriore impennata annunciata dall’Arera nell’ultimo trimestre 2022, è necessario intervenire con misure urgenti per dare sostegno alle nostre famiglie, che non riescono più a far fronte al pagamento delle bollette. Va in questa direzione la mozione che ho presentato, per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi per un immediato negoziato con le società Tap e Snam, affinché i 50 milioni di euro destinati al Salento a titolo di ristoro per il passaggio del gasdotto Tap, vengano resi subito disponibili». 

Obiettivo: cancellare la componente energia entro ottobre

L’obiettivo è esentare i residenti salentini dal pagamento della componente energia delle bollette del gas, a partire da ottobre 2022, quando sono previsti ulteriori rincari. Ma in Puglia sull’argomento pesa un pregresso di anni. Nel 2017, Tap e Snam presentarono proposte di investimento per il Salento e la Puglia per un totale di 55 milioni di euro: 25 progetti nati dall’ascolto del territorio e dalle esigenze emerse nel corso di vari incontri e l’apertura di un centro di eccellenza mondiale per la decarbonizzazione che furono depositate nelle mani dell’allora ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
Un centro che avrebbe dovuto lavorare su alcuni progetti industriali individuati attraverso studi di fattibilità sfruttando le potenzialità del mercato del gas naturale, con il pieno supporto della Commissione Europea e di aziende leader globali nella green economy.

L’accettazione dei ristori però è sempre stata vista come fumo negli occhi da chi si opponeva all’opera. Comune di Melendugno e Regione Puglia avevano intanto deciso di costituirsi parte civile nel processo per danni ambientali contro Tap e alle altre aziende coinvolte, chiedendo un risarcimento danni di 800 milioni di euro.

Il confronto sospeso sui ristori


Negli anni, Tap si è detta sempre aperta a qualsiasi confronto con gli enti locali per discutere le compensazioni, tanto che nel 2020 venne avviato il dialogo con la presidenza del Consiglio di Giuseppe Conte attraverso il sottosegretario tarantino Mario Turco. Ma anche allora i territori erano divisi: Lecce era d’accordo. Melendugno invece era per un irremovibile no. Da allora, però, l’amministrazione è cambiata e il nuovo sindaco, Maurizio Cisternino, che si è insediato da pochissimo sembra più possibilista: «Bisogna capire cosa fare perché il Comune si è costituito parte civile nei processi - spiega il primo cittadino -. Noi siamo aperti a un confronto per capire la situazione e ci riserviamo di farlo al più presto». Di fatto, sull’intera vicenda pesa non solo la volontà delle parti ma anche ormai il fattore tempo. 
L’impulso arriva dalla vicina Basilicata, dove il presidente della Regione, Vito Bardi, ha firmato una legge regionale che consentirà ai residenti nella regione di avere gas gratis nei prossimi mesi grazie a un accordo tra la Regione e le società che estraggono gas dalla Val d’Agri. 
Il rimborso interessa la voce “materia gas” presente in bolletta, quindi il gas che effettivamente viene consumato da ogni utenza familiare. E in questo modo gli importi delle bollette dovrebbero dimezzarsi. Ma come funzionerebbe in Puglia? Si tratterebbe di aprire una nuova strada alle compensazioni.
E che ne è stato dell’approfondimento di Amati? «Penso che si possa fare - conferma il consigliere regionale democratico - e sono pronto a depositare la proposta di legge». In questo modo quindi, ad esprimersi mancherebbe solo la Giunta regionale. Alessandro Delli Noci, assessore allo sviluppo economico, non chiude la porta: «La volontà esiste se esistono i fondi. In Puglia quelli per compensare le estrazioni degli idrocarburi sono destinate ad alcuni comuni della provincia di Foggia. Il discorso impegna la Regione parzialmente. In Puglia le aziende - prosegue Delli Noci - si stanno muovendo nella direzione delle rinnovabili: con l’adeguamento dei criteri dei bandi, approvati dalla giunta regionale ad aprile scorso, sono state recapitate 515 istanze per l’installazione agevolata di pannelli solari. Un aumento del 63% che intercetta le esigenze degli imprenditori. Sul resto, anche noi stiamo approfondendo».
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