Bollette folli con importi lievitati tarati sui consumi presunti. E la denuncia di molti imprenditori turistici pugliesi potrebbe diventare oggetto di un’interrogazione parlamentare. Questa è, in ordine di tempo, l’ultima tegola sulla testa delle aziende del comparto turistico, ma anche di molte altre, che fanno i conti in questi giorni con “una nuova beffa” che si aggiunge al danno dei rincari generalizzati delle materie prime e soprattutto del costo del gas, quadruplicato, e di quello dell’energia elettrica più che triplicato. Questi i fatti: nei mesi di gennaio e febbraio molte aziende infatti si sono viste recapitare bollette di energia elettrica i cui importi sono stati stabiliti dai gestori di riferimento non sulla base del consumo effettivo ma di una media calcolata dividendo il costo dell’energia effettivamente consumata nell’anno precedente per 12 mesi e, applicando ovviamente, le nuove tariffe lievitate. Il risultato è che persino strutture che in questo periodo hanno scelto di restare chiuse si ritrovano con costi mensili insostenibili.
Il nodo delle "letture" mensili, Boccardi: «Interrogazione a Cingolani»
Un problema di “letture” mensili dei consumi che riguarda in particolare quelle attività in cui il gestore non ha ancora adeguato il contatore, installando quelli di moderna generazione con invio automatico.
AssHotel, De Carlo: «Bollette al doppio e aziende senza liquidità»
Una situazione confermata anche dal sindacato regionale del settore energia, chimica e moda Femca Cisl che sta affrontando la questione a livello regionale e nazionale. Un problema diffuso dunque e che porta le imprese più strutturate a grandi esborsi mensili in un periodo di scarsa liquidità. «Il punto – commenta Francesco De Carlo presidente regionale di AssHotel Confesercenti – è che ci sono delle circolari che vietano espressamente questo metodo. È vero che facendo poi la segnalazione vengano effettuate delle compensazioni nei mesi successivi ma il problema è che si costringono aziende che hanno in questo periodo una liquidità limitata a sborsare somme ingenti». Dunque, un esempio concreto della beffa. «Il nostro albergo ad Alberobello è chiuso sino ad aprile così come lo scorso anno - entra nel dettaglio De Carlo - Ma la bolletta è quasi del doppio. Sta diventando una situazione pericolosa e ingestibile, è tutto il sistema che non funziona. C’è un problema serio di gestione e di programmazione, e non sappiamo come andrà l’estate perché noi stessi siamo costretti ad adeguare le tariffe in funzione degli aumenti ma, ad esempio, ci chiedono già quelle del 2023 e non possiamo ancora fornirle perché non potendo prevedere i rincari è un rischio elevato. Inoltre anche i cittadini subiscono gli aumenti, dalle materie prime alle bollette e altri oneri. E non è detto che abbiano ancora la capacità di permettersi la vacanza. La Puglia sarà sicuramente ancora molto gettonata ma le persone potranno viaggiare?».