Terapie intensive sotto stress, con i reparti di molti ospedali ormai saturi: la Regione corre ai ripari e in un provvedimento firmato ieri, 16 marzo, dall'assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco e dal direttore della stessa Unità, Vito Montanaro, ha disposto il ripristino dello stop ai ricoveri «per non intralciare le attività finalizzate alla gestione dei pazienti Covid».
LA PREMESSA. «In considerazione dell'ulteriore evoluzione delle condizioni di criticità che caratterizzano l'attuale fase della pandemia - scrivono assessore e dirigente -, con incremento dei ricoveri nei reparti per acuti e in particolare nelle Unità operative di Terapia intensiva, con decorrenza immediata e fino al 6 aprile, si dispone di confermare la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le strutture ospedaliere pubbliche Covid e no-Covid; di effettuare solo ricoveri con carattere d'urgenza “non differibile”, provenienti dalle strutture di Pronto Soccorso, con particolare riferimento alle patologie tempo-dipendenti e tale disposizione vale anche per le strutture private accreditate.
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COSA SARà RINVIATO. Nello stesso provvedimento, Lopalco e Montanaro chiariscono quali siano gli interventi e i ricoveri che si dovranno rinviare. «Procrastinabili, invece, saranno i ricoveri elettivi non oncologici di classe di priorità B e C, che saranno valutati caso per caso dal diritto sanitario del'ospedale e dai primari di riferimento; ricoveri di classe di priorità D, di sospendere la libera professione intramoenia in regime di ricovero (garantite, invece, le attività ambulatoriali in intramoenia), di sospendere tutte le attività di ricovero e day service, anche quelle finalizzate al recupero delle liste d'attesa per non intralciare le attività finalizzate alla gestione dei pazienti Covid».
LEGGI IL PROVVEDIMENTO: nota reg.2199_17083228.pdf