Il prezzo più alto è al distributore di carburanti Taras Oil di viale Magna Grecia a Taranto. Fare rifornimento costa 2,497 euro per litro di benzina e 2,379 euro per litro di gasolio. Se si sceglie la modalità self allora il costo è di 2,067 euro per la benzina e di 1,997 euro per il gasolio. Prezzi da capogiro e un’economia in fase di avvitamento che promette un’estate calda e un autunno caldissimo sul fronte rincari. La guerra in Ucraina, le sanzioni decise dall’Europa contro la Russia di Putin e poi la siccità che costringe a utilizzare di più macchinari energivori per l’irrigazione dei campi e la scarsità di materie prime che fa impennare i costi di quelle poche disponibili. Nulla lascia presagire un allentamento della morsa che attanaglia il Paese e la Puglia, costretta a fare i conti con prezzi dei carburanti ben al di sopra del livello già sostenuto dei due euro per litro. E ciò nonostante la decisione del Governo di prorogare fino al 2 di agosto il taglio dell’accisa di 30,5 centesimi al litro deciso a partire dal 22 marzo. Prezzi di quasi 2,5 euro per litro, quando va bene di 2,339 euro, sono stati raggiunti infatti al netto dello sconto fiscale. Per questo persino le società leader nel settore carburanti per gli autotrasporti, come la Camer, sollecitano un intervento sui prezzi, per frenare una corsa che - fino a pochi mesi fa sembrava impossibile - rischia di portare il costo dei carburanti a 3 euro per litro.
Il quadro, provincia per provincia
La panoramica offerta dai dati per la Puglia raccolti dall’Osservatorio Prezzi del ministero per lo Sviluppo economico (MiSe) è drammatica.
Nella città portuale sull’Adriatico non va sicuramente meglio. Il listino della TotalErg sulla via per Lecce ha la benzina a 2,318 euro per litro e il gasolio addirittura più caro, a 2,330 euro per litro, prezzi al servito. Stesso prezzo della Ip lungo la provinciale che conduce sempre nel capoluogo salentino. Tamoil, sulla via per San Vito dei Normanni, ha un costo per litro più basso e uguale per benzina e gasolio, per il servito e il self: si paga sempre 2,058 euro al litro. Ancora più contenuto il prezzo proposto da Enercoop sulla via Appia: 2,049 euro per la benzina e 2,039 per il gasolio. Si scende sotto i due euro - finalmente - per i prezzi al self: 1,999 e 1,989 per litro di benzina e di gasolio rispettivamente. Prezzi diversi per le stazioni Eni di via Francia, al rione Bozzano, e sulla statale 1 in direzione di Lecce: 2,294 e 2,309 il prezzo della benzina per litro e 2,234 e 2,249 quello del gasolio. L’Ip di Fontanesi sfonda la quota di 2 euro e 30 centesimi al litro: la benzina costa 2,318 e il gasolio 2,330.
A Taranto, accanto al record della Taras Oil, il ventaglio di prezzi non lascia fiato: 2,399 euro per un litro di benzina alla Q8 di via Magna Grecia e di viale Virgilio; 2,469 alla Q8 di via Dante, con il gasolio che costa 2,389 euro per litro; 2,394 uro per un litro di benzina alla TotalErg sulla statale 106 jonica e 2,289 all’Agip di Corso Italia. Piccolo ritocco al ribasso all’Ip di viale Virgilio, via Pietro Mandrillo e via Ancora, dove la benzina al servito si paga 2,089 euro al litro.
Nel Barese il prezzo più alto del carburante si trova a una stazione di servizio Ip di Grumo Appula: 2,449 euro per litro di benzina, il gasolio costa 2,461 euro per litro e persino il gpl arriva a quasi un euro. Prezzi da autostrada, giacché l’Eni sulla A14 propone la benzina a 2,371 e il gasolio a 2,341 euro per litro. In città i prezzi sono di poco inferiori: in via Amendola, un pieno parte da 2,309 euro per litro. Prezzi da capogiro, che riportano l’orologio indietro di cinquant’anni, alla crisi petrolifera degli anni Settanta. Allora il mondò comincio a cambiare e i segnali di un mutamento profondo come quello di allora si ripetono adesso, anche nella nostra Puglia.