Con l'85% delle merci che viaggia su strada lo sciopero dei Tir con i blocchi stradali provoca danni incalcolabili, dal campo alla tavola, con i prodotti deperibili come frutta, verdura, funghi e fiori fermi nei magazzini che marciscono e il rischio concreto di scaffali vuoti anche per la mancanza di forniture all'industria alimentare costretta a fermare gli impianti di lavorazione. Intanto Coldiretti annuncia: «Effetto valanga sul settore agroalimentare in Puglia per lo sciopero dei tir causato del caro carburanti che mette a rischio la spesa dei pugliesi».
L'allarme di Coldiretti
È quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla protesta degli autotrasportatori dalla Sicilia alla Puglia fino alla Campania a Nola dove è stato coinvolto anche un tratto dell'autostrada A1 che rappresenta la principale arteria di collegamento del Paese.
«Occorre trovare una soluzione immediata per rimuovere i blocchi stradali e consentire la ripresa dei ritiri dei prodotti nei magazzini e la consegna ad industrie alimentari e distribuzione commerciale», afferma la Coldiretti.
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«Effetto valanga sul settore agroalimentare in Puglia per lo sciopero dei tir causato del caro carburanti che mette a rischio la spesa dei pugliesi, con i prodotti deperibili come ortofrutta, funghi e fiori che restano "a terra" perché le consegne si sono ridotte già di oltre il 70%». Lo afferma Coldiretti Puglia sottolineando che «non mancano i problemi anche per lo scarico di una nave attraccata al porto di Bari, carica di mais utile per l'alimentazione degli animali nelle stalle, mentre le quotazioni dei principali elementi della dieta degli animali».
Coldiretti denuncia il «blocco delle consegne per lo stop dell'autotrasporto con i camionisti che hanno incrociato le braccia scendendo dai mezzi mettendo a repentaglio le catene di approvvigionamento, quando l'85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada». «Le celle delle aziende agricole - prosegue - stanno letteralmente "scoppiando" di ortaggi, frutti e funghi che non riescono a raggiungere le piattaforme logistiche italiane di distribuzione, con alcuni tir già carichi di prodotti deperibili fermi sulle strade, con uno sciopero ormai ad oltranza ed il rischio che il cibo vada irrimediabilmente buttato». «Il caro energia con un aumento medio in un anno del +67% del prezzo medio del gasolio sta svuotando i banchi di vendita dei supermercati con gravi ripercussioni - conclude Coldiretti Puglia - sulle produzioni agroalimentari soprattutto quelle deperibili per le difficoltà degli autotrasportatori strozzati dai prezzi del carburante più che raddoppiati. In Puglia il settore dei trasporti si conferma il settore più 'energivorò ed è caratterizzato da un largo utilizzo di combustibili liquidi che coprono il 93,9% dei consumi del settore».