Bankitalia, la crescita dell'export in Puglia è frenata dal siderurgico

Bankitalia, la crescita dell'export in Puglia è frenata dal siderurgico
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Sabato 21 Novembre 2015, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 13:19
BARI - Nel primo semestre le esportazioni sono complessivamente aumentate, sebbene la crescita sia state frenata dall'andamento negativo del mercato siderurgico. E' uno dei dati che emergono dall'aggiornamento congiunturale de "L'economia della Puglia" presentato oggi a Bari in anteprima alla stampa nella sede della Banca d'Italia. Dal rapporto emerge che la Puglia torna a crescere seppur modestamente nei primi 9 mesi del 2015 e la situazione del mercato del lavoro migliora.



"Gli indicatori congiunturali - e' spiegato nel documento - evidenziano il ritorno ad una crescita modesta. L'attivita' industriale e' migliorata lievemente e secondo le indicazioni del sondaggio condotto da Banca d'Italia le imprese che dichiarano un'espansione del fatturato sono diventate piu' numerose di quelle che dichiarano un calo, soprattutto tra le realta' piu' grandi e tra quelle piu' orientate ai mercati internazionali".



L'attivita' d'investimento e' rimasta comunque debole e nelle previsioni delle imprese dovrebbe ristagnare anche nel 2016. Dopo 7 anni di contrazione l'attivita' produttiva nel settore dell'edilizia ha registrato un lieve incremento, beneficiando della ripresa delle transazioni d'immobili residenziali, tanto che le imprese edili si attendono un ulteriore miglioramento della congiuntura nel 2016. La crescita del traffico di passeggeri associata all'aumento delle presenze di turisti, soprattutto stranieri, non si riscontra invece nei porti dove il traffico passeggeri e' diminuito.



Nel primo semestre 2015 gli indicatori del mercato del lavoro - e' detto nel documento - hanno registrato un miglioramento significativo: il numero degli occupati e' aumentato ed il tasso di disoccupazione e' diminuito, rimanendo tuttavia elevato rispetto alla media nazionale. Il lieve recupero dell'attivita' produttiva si e' pero' riflesso solo in parte sulla dinamica del credito. A giungo i prestiti del settore produttivo e alla famiglie hanno registrato un modesto calo, ad un ritmo meno intenso rispetto al 2014. L'attenuazione della flessione dei prestiti ha riguardati quasi tutti i settori produttivi mentre il credito al comparto manifatturiero ha evidenziato un incremento. Quanto alla famiglie rispetto alla riduzione del credito al consumo "si e' contrapposta la crescita dei mutui per l'acquisto delle abitazioni".



In generale "a fronte di un contenuto miglioramento della qualita' dei prestiti alle imprese - e' detto nel documento - si e' registrato un lieve peggioramento di quella del credito alle famiglie. Grazie all'impulso proveniente dai conti correnti o depositi di famiglie ed imprese hanno continuato a crescere"