B&b e case vacanza: se passa la proposta del governo in 45 Comuni pugliesi non sarà possibile prenotare per una sola notte

B&b e case vacanza: se passa la proposta del governo in 45 Comuni pugliesi non sarà possibile prenotare per una sola notte
di Giuseppe ANDRIANI
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Giovedì 1 Giugno 2023, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 14:41

In Puglia saranno 45 i Comuni nei quali - se dovesse passare la bozza del Ddl sugli affitti brevi presentata dal ministro del Turismo, Daniela Santanché - non sarà possibile pernottare in un Bed&breakfast o in una casa vacanze per un solo giorno. È una delle misure proposte dal Ministero, dopo aver avuto un'interlocuzione tanto con l'Anci (con Antonio Decaro, in qualità di presidente, e con Dario Nardella, rappresentante dei Comuni metropolitani) quanto con le associazioni di categoria. Il fronte, però, sembra spaccato: i sindacati degli inquilini ritengono che sia ancora tutto troppo soft, mentre Confesercenti ha espresso ieri tramite una nota il proprio gradimento per la proposta maturata dopo gli incontri della scorsa settimana. Scettici, invece Federturismo e Federalberghi, convinti che la norma sia troppo fumosa, «una toppa» incapace di coprire il "buco" (si legga l'articolo in basso, ndr).

In sostanza il Governo vorrebbe regolamentare il "far west" degli affitti brevi, mettendo innanzitutto dei paletti.

La prima mossa è quella che prevede un codice identificativo unico nazionale che prenderà il posto di quelli regionali che esistono al momento. E sarà obbligatorio comunicare i propri dati al Ministero. Per chi verrà sorpreso senza codice, ci saranno multe da 500 a 5.000 euro. Ed entra qui il secondo concetto: sanzioni più dure per chi contravviene alle regole e probabilmente più controlli. C'è poi la stretta sulle notti da passare in appartamenti per vacanze brevi. A meno che la prenotazione non arrivi da una famiglia con almeno un genitore e tre figli, nei Comuni ad alta e molto alta densità turistica non sarà possibile riservarsi una sola notte in una struttura privata. Bisognerà partire da una vacanza di almeno due notti. È nient'altro che un disincentivo a trasformare molti appartamenti nei centri storici in B&b. Peraltro, secondo gli ultimi dati Istat, soprattutto al Sud è diffuso questo modello, apprezzato dai turisti in misura maggiore rispetto ai tradizionali hotel. Nell'ultima estate a Ostuni c'erano oltre 3.200 stanze in affitto, a fronte di una popolazione residente di appena 30mila abitanti (dati Airdna). E lo stesso vale per Lecce (circa duemila), Bari (idem), Gallipoli (2.500). I B&b così rischiano di divorare lo spazio vitale dei centri e dei centri storici, tanto che i prezzi degli affitti per residenti o lavoratori e per gli studenti sono lievitati a dismisura, convincendo il popolo universitario a piantare letteralmente le tende per protesta fuori dagli Atenei di mezza Italia, Puglia compresa.

I divieti in Puglia

Nella regione i Comuni ad alta o molto alta densità turistica sono 45, compresi tutti i capoluoghi di provincia, eccezion fatta per Andria. Per il resto è un lungo elenco di posti pridiletti dai turisti: da Monopoli e Vieste a Gallipoli e Nardò, dal Gargano al Salento. Con un'avvertenza d'uso: la proposta del Ddl tiene fuori da questa limitazione i Comuni con meno di 5mila abitanti. I borghi, che spesso su questo riversano gran parte del proprio Pil e dell'occupazione, per quanto sovente stagionale.
«Come avevo promesso, abbiamo fatto circolare da ieri la nostra proposta per un disegno di legge per regolamentare gli affitti brevi. Siamo tutti consapevoli che bisognava intervenire, perché c'è una sorta di far west, e noi abbiamo avuto il coraggio di farlo», ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanché. E ha ribadito di essere sempre «pronta sempre al confronto per poter fare la legge migliore: aspetto le vostre proposte emendative».
Tra le prime reazioni quella di Confesercenti: «Ringraziamo il ministro del Turismo Daniela Santanchè per la puntualità e la costanza con cui ha mantenuto il suo impegno di presentare un testo per le locazioni turistiche prima dell'estate - spiega Claudio Como -. Molte delle nostre proposte sono state recepite, dal codice unico nazionale, ai controlli sulle ota e portali e alla regolamentazione dei property manager. A breve - conclude Cuomo - saremo in grado di inviare un documento tecnico per supportare il lavoro del ministero che conterrà le ulteriori proposte del settore per superare il limite delle due notti e garantire il rispetto della legalità e la lotta all'abusivismo».
Si vedrà se verranno recepite anche le critiche rivolte al Ddl dagli imprenditori alberghieri, preoccupati che la bozza si riveli ancora poco incisiva e non si possa tradurre, quindi, in un progressivo miglioramento della qualità dei servizi offerti ai viaggiatori di mezzo mondo.

Non sono compresi nelle misure i b&b in senso classico, che svolgono l'attività ricettiva con pernottamento e prima colazione.

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