In Puglia saranno 45 i Comuni nei quali - se dovesse passare la bozza del Ddl sugli affitti brevi presentata dal ministro del Turismo, Daniela Santanché - non sarà possibile pernottare in un Bed&breakfast o in una casa vacanze per un solo giorno. È una delle misure proposte dal Ministero, dopo aver avuto un'interlocuzione tanto con l'Anci (con Antonio Decaro, in qualità di presidente, e con Dario Nardella, rappresentante dei Comuni metropolitani) quanto con le associazioni di categoria. Il fronte, però, sembra spaccato: i sindacati degli inquilini ritengono che sia ancora tutto troppo soft, mentre Confesercenti ha espresso ieri tramite una nota il proprio gradimento per la proposta maturata dopo gli incontri della scorsa settimana. Scettici, invece Federturismo e Federalberghi, convinti che la norma sia troppo fumosa, «una toppa» incapace di coprire il "buco" (si legga l'articolo in basso, ndr).
In sostanza il Governo vorrebbe regolamentare il "far west" degli affitti brevi, mettendo innanzitutto dei paletti.
I divieti in Puglia
Nella regione i Comuni ad alta o molto alta densità turistica sono 45, compresi tutti i capoluoghi di provincia, eccezion fatta per Andria. Per il resto è un lungo elenco di posti pridiletti dai turisti: da Monopoli e Vieste a Gallipoli e Nardò, dal Gargano al Salento. Con un'avvertenza d'uso: la proposta del Ddl tiene fuori da questa limitazione i Comuni con meno di 5mila abitanti. I borghi, che spesso su questo riversano gran parte del proprio Pil e dell'occupazione, per quanto sovente stagionale.
«Come avevo promesso, abbiamo fatto circolare da ieri la nostra proposta per un disegno di legge per regolamentare gli affitti brevi. Siamo tutti consapevoli che bisognava intervenire, perché c'è una sorta di far west, e noi abbiamo avuto il coraggio di farlo», ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanché. E ha ribadito di essere sempre «pronta sempre al confronto per poter fare la legge migliore: aspetto le vostre proposte emendative».
Tra le prime reazioni quella di Confesercenti: «Ringraziamo il ministro del Turismo Daniela Santanchè per la puntualità e la costanza con cui ha mantenuto il suo impegno di presentare un testo per le locazioni turistiche prima dell'estate - spiega Claudio Como -. Molte delle nostre proposte sono state recepite, dal codice unico nazionale, ai controlli sulle ota e portali e alla regolamentazione dei property manager. A breve - conclude Cuomo - saremo in grado di inviare un documento tecnico per supportare il lavoro del ministero che conterrà le ulteriori proposte del settore per superare il limite delle due notti e garantire il rispetto della legalità e la lotta all'abusivismo».
Si vedrà se verranno recepite anche le critiche rivolte al Ddl dagli imprenditori alberghieri, preoccupati che la bozza si riveli ancora poco incisiva e non si possa tradurre, quindi, in un progressivo miglioramento della qualità dei servizi offerti ai viaggiatori di mezzo mondo.
Non sono compresi nelle misure i b&b in senso classico, che svolgono l'attività ricettiva con pernottamento e prima colazione.