Autonomia, dal Tar l'idea di un convegno con la Regione

Autonomia, dal Tar l'idea di un convegno con la Regione
di Giuseppe ANDRIANI
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Domenica 19 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:50

La Regione raccoglie l’invito del presidente del Tar di Lecce Antonio Pasca a organizzare un convegno sull’Autonomia differenziata. Lo spiega Loredana Capone, la prima a intervenire dopo Pasca nell’Aula del Tribunale Amministrativo Regionale salentino: «Il Consiglio Regionale non può che sostenere questo approfondimento. Sarà proficuo per tutti, avvocati, cittadini e istituzioni, approfondire insieme quali sono i pericoli concreti che la riforma potrebbe comportare. A partire dalle regioni del Sud ma per l’Italia intera. Perché non è solo un problema del Meridione. Proporre una modifica dell’attuale normativa, infatti, seppure dichiarando di attenersi alla Costituzione, senza, però, individuare preventivamente i Livelli Essenziali delle Prestazioni, ovvero i diritti che dovrebbero essere garantiti a tutti i cittadini, e senza nemmeno prevedere le risorse per finanziarli, è frettoloso e rischia di spaccare definitivamente il Paese».

Il Parere

«Non possiamo permettere - aggiunge Capone -che le nostre figlie, i nostri figli, domani ci rimproverino di non aver fatto nulla. Ecco perché, al di là delle singole opinioni personali, è indispensabile approfondire. Perché solo approfondendo ci si potrà rendere conto davvero dell’impatto economico e sociale». «Ma sono tante - spiega Capone - le riforme su cui confrontarci e che oggi coinvolgono tutti i settori dell’attività amministrativa rispetto ai quali più volte il Tar è stato sollecitato. Quelle che riguardano l’ambiente per esempio».
Diversi gli interventi dopo quello del presidente del Consiglio regionale, ricchi di spunti di riflessione. Luigi Tarantino, consigliere di Stato e componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, ha voluto ricordare Frattini, scomparso di recente. Ha poi posto all’attenzione dei presenti alcuni concorsi imminenti, che potrebbero frenare l’emorragia del personale e le «gravi criticità». Ma Tarantino non vede una crisi imminente sul personale: «Devo dire che un ulteriore aumento dell’organico non credo sia necessario - incalza -. Credo che i nostri processi fortunatamente si svolgono in tempi rapidi e che entro il 2026 si potrà lavorare in tanti Tar sui ricorsi dell’anno in corso. Un giudice è un farmaco necessario ma un Paese che chiede più giudici è un Paese che ha un problema culturale. Il Consiglio di presidenza ha lavorato anche sulla formazione dei magistrati amministrativi, con una norma che prevede una formazione obbligatoria, sia per chi entra al Tar, sia per chi entra nel Consiglio di Stato. È fondamentale un ingresso più morbido da parte dei neoassunti».
Interventi alternati tra magistrati e avvocati. Antonio De Mauro, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, ha parlato anche a nome dell’Ordine di Brindisi e Taranto. «Dev’essere riconosciuto alla magistratura amministrativa l’impegno per portare avanti la giustizia anche durante il periodo pandemico». Tra le criticità ha poi sottolineato il «difficile dialogo tra magistratura amministrativa e magistratura penale»,che rischia di mandare in confusione chi accede alla giustizia. 
«Abbiamo apprezzato la relazione del presidente e i risultati lusinghieri, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo - commenta Francesco Baldassarre, presidente della Camera amministrativa di Lecce, Brindisi e Taranto, che ricorda l’importanza dei procedimenti amministrativi -. L’attività di questo tribunale è fondamentale in questa fase storica, è chiamata a un livello di controllo giurisdizionale che assicuri il rispetto della legalità in tempi celeri. Non possiamo che salutare con favore il nuovo Codice degli appalti».
Per l’Anma (magistrati amministrativi) ha portato i saluti Gia Serlenga: «Ho individuato - dice - quattro parole chiave dagli interventi di oggi. Territorialità, indipendenza, accessibilità e modernità». Per l’Università del Salento (e per il Dipartimento studi giuridici) c’era il professor Pier Luigi Portaluri, che è tornato a parlare dell’Autonomia: «Non dobbiamo né scivolare verso tante piccole patrie, verso sultanati che credono di essere autonomi, né verso un centralismo ottuso e becero». 
La consigliera direttiva dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti, Valeria Pellegrino ha ribadito l’impegno nel lavorare insieme tra «avvocatura e magistratura, questo è l’auspicio.

La collaborazione deve avvenire a tutti i livelli istituzionali. E invito il presidente del Tar e della mia Camera a istituire dei tavoli tecnici per discuterne».

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