Assistenza a casa in ritardo: Usca senza camici bianchi. L'Ordine: «Occasione sprecata»

Assistenza a casa in ritardo: Usca senza camici bianchi. L'Ordine: «Occasione sprecata»
di Maddalena MONGIò
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 12:52
«Troppi ritardi nella partenza delle Usca». Amareggiato Donato De Giorgi, presidente dell'Ordine dei medici di Lecce, che guarda alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale come ad un'occasione che rischia «di essere sprecata».
Auto aziendale, dispositivi di protezione individuali, sedi, mansioni: tutto è stato individuato e messo nero su bianco nella delibera dello scorso 24 aprile del direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, ma al momento l'attività è in standby perché la formazione dei medici (alcuni di prima nomina) è ancora in corso. Risultato: le 8 Usca salentine non entreranno in funzione prima di metà maggio.

E De Giorgi attacca. «Mutuando il vernacolo salentino ironizza possiamo dire che quella delle Usca è una questione bruciante. Non vorrei che fosse l'ennesima occasione mancata. Bisogna dire che anche in altre zone d'Italia non è andata benissimo e mi riferisco anche all'Emilia Romagna dove non sono soddisfatti dell'andamento, ma lì stanno facendo un bilancio dopo un mese di attività Usca qui siamo a una previsione a 15 giorni dall'inizio dell'attività che sarà effettiva non prima di metà maggio. L'aspetto organizzativo, sulla carta, è accettabile. Questi ritardi sono, in gran parte, il frutto del meccanismo individuato per reclutare i medici basato sul silenzio/assenso. Un vero inghippo che ha allungato i tempi».
Poi, il presidente dell'Ordine dei medici, batte sulle funzioni attribuite alle Usca che, a suo parere, sono inadeguate. Certamente «non rispondenti» al protocollo siglato tra Ordine dei medici e Asl Lecce che prevedeva compiti più articolati, compreso l'elettrocardiogramma fatto al paziente in cura domiciliare. Le tipologie di pazienti da assistere nel loro domicilio sono state individuate in base ad un documento della Fimmg inviato al Dipartimento regionale della Salute e recepito l'8 aprile da Comitato permanente regionale, ma anche sull'ultima circolare ministeriale inviata dalla Regione alle Asl pugliesi, lo scorso 21 aprile.
«I compiti delle Usca sono sostanzialmente quelli di controllare i parametri vitali e la storia clinica di un paziente o utente puntualizza De Giorgi e tutto il discorso sulla terapia che abbiamo proposto con un protocollo, peraltro accolto dalla Asl, non può essere applicato. È previsto che al paziente sia fatto un elettrocardiogramma che qui non è assolutamente previsto. Noi avevamo proposto la figura del cardiologo territoriale. Non è chiaro cosa faranno i medici delle Usca visto che poco si dice su quello che dovranno fare dal punto di vista terapeutico e sulla diagnostica clinica: prelievi, esami, con in più l'assenza della figura infermieristica».

I medici della cosiddetta continuità assistenziale si sono sottratti: su 272 in forze nelle 64 sedi di guardia medica della Asl di Lecce ben 220 titolari di incarico nella continuità assistenziale si sono dichiarati indisponibili per entrare nelle Usca. Complessivamente, sono arrivate in Asl 63 disponibilità. A regime le Usca saranno operative sette giorni su sette dalle 8 alle 20, con un turno mattutino e uno pomeridiano (dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20), due medici per turno dotati dei necessari dispositivi di protezione individuale e opportunamente formati.

Nell'Asl di Lecce il servizio avrà sede a Lecce (per il distretto di Lecce), Aradeo (copre i distretti di Galatina e Martano), Campi (per il distretto di Campi), Nardò (per il distretto di Nardò), Maglie (per i distretti di Maglie e Poggiardo), Sannicola (per il distretto di Gallipoli), Gagliano (per il distretto di Gagliano del Capo), Supersano (per il distretto di Casarano).
Ai medici delle Usca saranno forniti kit per la protezione personale che comprendono: mascherina filtrante FFP2, camice/grembiule monouso, occhiali a protezione laterale o maschere, guanti monouso, mascherina chirurgica per il paziente, auto aziendale. Kit che, al momento, non sono disponibili.
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