Assegno unico per i figli a carico: da luglio la nuova misura per le famiglie di 700mila ragazzi

Assegno unico per i figli a carico: da luglio la nuova misura per le famiglie di 700mila ragazzi
di Maurizio TARANTINO
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Giovedì 1 Aprile 2021, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 21:08

Assegno unico e universale per una platea potenziale di circa 700mila bambini e ragazzi pugliesi. A tanto ammontano, in base alle cifre Istat, ferme al 2019, i figli ancora a carico delle famiglie fino al 18esimo anno di età e quindi in condizione di percepire il sussidio, approvato dal Senato, dopo il passaggio all'unanimità alla Camera della scorsa estate. La prima erogazione arriverà, secondo le indicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, dal 1° luglio 2021 in base a quanto stabilito dall'ultima legge di Bilancio: tutte le famiglie riceveranno 250 euro al mese per ogni figlio in forma di credito d'imposta o di denaro e sarà riconosciuto per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino al diciottesimo anno di età.

LA LEGGE DELEGA


Per riuscirci il Governo dovrà attuare la legge delega, il Ddl Famiglia in modo da restare nei tempi promessi. Sono previste alcune maggiorazioni per i figli successivi al secondo, per le madri con meno di 21 anni e per i figli disabili (tra il 30 e il 50 per cento in più). In Puglia quindi saranno, in proiezione, circa 580mila famiglie a poter richiedere il sussidio: la maggior parte nel Barese con 180mila nuclei eligibili, a seguire Lecce con quasi 110mila, quindi Foggia con 95mila, poi Taranto con 83mila, la Bat con 61mila e infine Brindisi con 54mila. L'importo sarà composto da una quota fissa e da una variabile. Quest'ultima verrà calcolata in base al numero dei figli presenti in famiglia e alla loro età, tenendo anche conto del coefficiente Isee.

SOSTEGNO ANCHE DOPO I 18 ANNI


L'assegno potrà essere prolungato fino al compimento dei 21 anni dei figli, ma avrà un importo ridotto e solo se questi studiano all'università, svolgono il Servizio civile, svolgono un lavoro a basso reddito o sono registrati come disoccupati e in cerca di lavoro. L'emolumento, in questo caso, verrà erogato direttamente ai figli maggiorenni e sarà aumentato, almeno del 30% e non oltre il 50%, per ciascun figlio con disabilità, rispettivamente minorenne o maggiorenne e di età inferiore a 21 anni, con importo della maggiorazione che varierà secondo le classificazioni della condizione di disabilità.
Si tratta di un contributo riconosciuto ad entrambi i genitori, tra i quali verrà ripartito in misura uguale. In loro assenza, spetta a chi esercita la responsabilità genitoriale. In caso di separazione o divorzio, l'assegno viene generalmente erogato al genitore affidatario, mentre se l'affidamento è congiunto o condiviso, l'assegno è ripartito tra i genitori. Il nuovo sistema, è definito unico, perché sostituirà tutte le attuali forme di sostegno che ricevono le famiglie con figli, come le detrazioni Irpeg, il bonus bebè e altri sussidi. Si definisce universale perché arriverà a tutti, senza considerare il reddito, anche se l'importo varierà in base alle dichiarazioni Isee.
Ad averne diritto sarà ogni tipologia di lavoratore, sia dipendente che autonomo o disoccupati.

Per ottenere l'assegno unico universale si dovrà avere la cittadinanza italiana o essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, oltre che risiedere e pagare le tasse in Italia e sarà compatibile con il Reddito di cittadinanza.

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