Arpal Puglia, Emiliano risponde alle polemiche su Cassano: «Rispettato il principio del concorso pubblico»

Arpal Puglia, Emiliano risponde alle polemiche su Cassano: «Rispettato il principio del concorso pubblico»
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Mercoledì 13 Aprile 2022, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 20:20

Il caso Arpal continua a tenere banco nella querelle politica. Dopo le accuse di presunte parentopoli e la proposta di legge di quattro consiglieri per far decadere il direttore generale Massimo Cassano, è il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a intervenire. Provando a spegnere i fuochi della polemica: «Stiamo verificando che il principio fondamentale che ispira ogni attività della Regione Puglia, cioè il concorso pubblico, è stato rispettato. Se qualcuna delle assunzioni nelle agenzie interinali non è stata regolare, chiunque ha la possibilità di impugnarla, tenendo conto che è una massa di assunzioni enorme, parliamo di centinaia e centinaia di persone e che quindi come sempre in questi casi ci sono ricorrenze».

«Rispettare il principio del concorso»

Emiliano ha proseguito spiegando cosa succede nell'agenzia regionale per il lavoro. «Non so se ci sono parentele, amicizie, connessioni di partito all'interno di questi concorsi - ha detto Emiliano - , credo che la cosa più importante è rispettare il principio del concorso.

In ogni caso ho visto anche che molti dei soggetti che avevano avuto contratti interinali con le agenzie non hanno superato il concorso pubblico e questo mi dice che il sistema funziona».

Rispondendo, poi, alla domanda sulla proposta di legge regionale del Pd per la decadenza del direttore Massimo Cassano, Emiliano ha detto: «non ho cognizione di una notizia del genere, c'è una discussione aperta sulla possibilità di costituire un consiglio di amministrazione dell'Arpal e quindi poi di individuare un direttore generale e un amministratore delegato all'interno del consiglio. Non c'è niente di male - ha detto il presidente - se questo evidentemente tranquillizzerà tutti quelli che si sentono inquietati dal fatto che abbiamo assunto tantissime persone in un'agenzia nata dal nulla, non accadeva da anni che si assumessero più di mille persone. D'altra parte la stessa cosa sta avvenendo in sanità, dove stiamo assumendo migliaia e migliaia di persone, anche lì con concorso pubblico e non escludo che ci siano parenti di sindacalisti o politici, anche perché non esiste una regola in base alla quale una parentela impedisca la partecipazione a un concorso pubblico».

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