«L’attenzione del Viminale è sempre stata alta per un territorio complesso e difficile come quello della provincia di Foggia». Lo Stato, insomma, non ha abbandonato né Foggia né la Puglia: la ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, non ha dubbi. Dopo l’agguato in pieno giorno nel quale è rimasto ucciso il 37enne Alessandro Scopece, il Viminale è finito sotto il tiro incrociato di parlamentari, anche di partiti di maggioranza al governo, e di assessori regionali, preoccupati dal «disinteresse dimostrato dalla ministra, che ha disdetto la sua partecipazione al Consiglio regionale monotematico convocato sull’emergenza sicurezza e criminalità nel Foggiano». «Se la ministra non sa come affrontare l’allerta, ne tragga le dovute conseguenze» ha tuonato il parlamentare di Forza Italia, Luigi Vitali. «Siamo abbandonati» ha rincarato l’assessore al Welfare pugliese, Rosa Barone. Dal Viminale, ieri, prima la precisazione: «L’11 e il 12 luglio la ministra Luciana Lamorgese è stata impegnata a Praga, con gli omologhi degli altri Paesi dell’Unione, al Consiglio europeo Affari Interni che ha inaugurato il semestre di presidenza della Repubblica Ceca». Fin qui il motivo della disdetta, arrivata peraltro poche ore dopo la notizia dell’inchiesta che travolto sanità e politica regionali. Una precisazione per sgombrare il campo da equivoci politici e malintesi e rimettere al centro il tema: la presenza dello Stato a Foggia.
Le tre visite della ministra Lamorgese a Foggia
Da quando è diventata ministra, Lamorgese è stata nel capoluogo dauno in tre occasioni: a dicembre del 2019, a febbraio 2020 per inaugurare la sezione operativa della Direzione investigativa antimafia e a gennaio del 2022, quando ha presieduto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza dopo la sequela di attentati che ha sconvolto la provincia. In quella occasione, annunciò rinforzi per Polizia e Carabinieri, convinta che la “Quarta Mafia” andasse combattuta con tutte le forze possibili da mettere in campo. Su questo, deputati e senatori foggiani le hanno rimproverato di non aver dato seguito, fino in fondo, alla sua promessa.
«L’attenzione è sempre stata massima - dice, invece, Lamorgese -.