Il Covid muta ed è più contagioso, bloccati i voli dal Regno Unito. La Regione: «Tampone su chiunque sia arrivato da lì negli ultimi 14 giorni»

Il Covid muta ed è più contagioso, bloccati i voli dal Regno Unito. La Regione: «Tampone su chiunque sia arrivato da lì negli ultimi 14 giorni»
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Lunedì 21 Dicembre 2020, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 11:11

La curva concede segnali di rallentamento, la campagna vaccinale è a un passo dall'avvio e infonde speranza, ma il coronavirus non dà tregua. Anzi: la pandemia rischia di alzare ulteriormente il tiro. L'Europa trema, spaventata dalla variante Covid, la mutazione del virus diffusa in Gran Bretagna molto più contagiosa della versione normale, già di per sé connotata da alta velocità di diffusione. Il governo già da ieri ha sospeso i collegamenti aerei con il Regno Unito fino al 6 gennaio e ha aumentato i controlli sugli arrivi, imponendo tamponi e quarantene anche per chi si trova già sul territorio nazionale. La Regione Puglia in serata ha fatto sapere che ieri nessun volo è atterrato a Bari e Brindisi dal Regno Unito: «Mediamente erano due i collegamenti settimanali con la Gran Bretagna. Sono già in corso le procedure, da parte dell'Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) attraverso Aeroporti di Puglia, per acquisire dalle compagnie aeree che hanno effettuato voli provenienti da queste destinazioni gli elenchi dei passeggeri arrivati negli ultimi 14 giorni, in modo tale che i Dipartimenti di Prevenzione delle Asl possano contattarli e convocarli per l'effettuazione del tampone».

«I tamponi effettuati nei cittadini rientrati dal Regno Unito - dichiara l'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco - saranno inviati all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata per il sequenziamento al fine della identificazione della nuova variante.

Al momento nessuno dei ceppi isolati negli scorsi mesi in Puglia presenta la variante inglese». In serata primo caso italiano positivo alla mutazione del virus: «Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l'aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito tutte le procedure stabilite dal Ministero della Salute», ha fatto sapere il ministero in una nota.


Ieri per la Puglia, pur con le dovute e consuete cautele imposte dall'andamento nel weekend, era stata una giornata di stabilizzazione della curva: 791 nuovi casi di positività su 7.495 test registrati. Il tasso di positività è calato al 10,55%. Le vittime sono state 23. Il maggior numero di nuovi casi si è registrato in provincia di Bari, 414; 88 in provincia di Lecce, 85 in provincia di Brindisi, 82 nella provincia Bat, 78 in provincia di Taranto, 41 in provincia di Foggia, e 5 casi di provincia di residenza non nota; 2 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti. Nove delle vittime sono della provincia di Foggia, 4 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 4 in provincia Bat, 2 in provincia di Taranto; 1 residente fuori regione. A Taranto il bilancio dei decessi dev'essere però ulteriormente aggiornato: nelle ultime ventiquattr'ore, secondo quanto rende noto l'Asl jonica, si sono verificati 6 decessi, tra questi 4 all'ospedale Moscati, uno a Grottaglie e uno al presidio ospedaliero di Martina Franca.


Continuano a calare i ricoveri: ieri 4 in meno rispetto al giorno precedente, 1.605 in tutto. Sono stati 16 ieri gli ingressi in terapia intensiva, il tasso d'occupazione dei posti letto per i pazienti pugliesi più gravi è del 37% (al 41% negli altri reparti Covid).
Curve e grafici rischiano tuttavia di aggravarsi, nelle prossime settimane, a causa della mutazione del Sars-Cov2. La variante, pur non sembrando più letale, può aumentare il già alto numero di infetti, con conseguente maggiore pressione sui reparti ospedalieri e sulle terapie intensive. Lo stop ai voli dal Regno Unito, spiega Speranza, è «una misura precauzionale per capire la portata del problema», ha spiegato, presa «dopo un confronto con i nostri scienziati, che dovranno capire la situazione, in contatto con Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e governo inglese». Ma la variante inglese del virus «è preoccupante e scegliamo la strada della massima prudenza». Per ora si punta a controlli serrati e si monitora la situazione: in caso di aggravamento non si esclude un inasprimento delle misure. Verifiche sono in corso per appurare se il nuovo Covid circoli già in Italia. Fino al 9 dicembre era obbligatorio fare il tampone in arrivo in Italia dalla Gran Bretagna (e da altri Paesi europei); dal 10 dicembre, invece, in base al Dpcm del 3, chi entrava nel nostro Paese doveva esibire il risultato negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti. Non era perciò più possibile fare il test all'arrivo. La mancata presentazione del tampone negativo faceva scattare automaticamente la quarantena. Da oggi è in vigore invece il divieto di volare da e per il Regno Unito.

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