Al via l'iter per realizzare l'ospedale del Sud Salento

Al via l'iter per realizzare l'ospedale del Sud Salento
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 5 Novembre 2019, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 17:30

Entro dicembre l'accordo stralcio con il ministero della Salute verrà firmato, a quel punto entro 24 mesi tutti gli appalti dovranno partire e potrà cominciare il countdown per l'inaugurazione del nuovo ospedale del Sud Salento che nascerà tra Maglie e Melpignano. Non solo: dai 560 milioni di risorse residue per l'edilizia sanitaria, avanzeranno circa 120 milioni che verranno utilizzati per 22 interventi di restyling sugli ospedali già esistenti, dal Perrino di Brindisi al Fazzi di Lecce passando per tutte le altre principali strutture che necessitano di miglioramenti.
Le notizie sono trapelate ieri a margine della conferenza stampa convocata dal governatore Michele Emiliano e dal direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, per annunciare il via libera ad un quinto nuovo ospedale in Puglia che verrà costruito a nord di Bari, probabilmente tra Molfetta e Bisceglie. Dei 560 milioni per l'edilizia sanitaria, 142 serviranno a finanziare la struttura di Maglie e 107 quella di Andria.

L'ospedale del Sud Salento consentirà di disattivare gli attuali ospedali Scorrano e Galatina e avrà 350 posti letto (317 per i casi acuti) e 201 stanze: la Asl di Lecce ha assegnato il bando di gara per lo studio di fattibilità tecnico-economica, l'edificio sarà sviluppato su tre piani, oltre che nel seminterrato la cui superficie coperta si aggirerà intorno ai 44metri quadri. Verrà inquadrato come ospedale di primo livello e avrà sei sale chirurgiche, tre sale parto travaglio, servizi di radiologia h24, laboratori, servizio immunostrasfusionale, letti di osservazione breve intensiva e letti per terapia subintensiva. «Stiamo proseguendo - ha commentato ieri Emiliano - nel programma di ammodernamento della rete ospedaliera regionale che vede oggi l'avvio dell'iter per la realizzazione del quinto nuovo ospedale nella Regione Puglia.

Dopo l'inizio dei lavori per quelli di Monopoli/Fasano, di Taranto, di Andria e del Sud Salento, oggi iniziamo a parlare concretamente della costruzione dell'ospedale del nord barese (a cavallo tra la provincia di Bari e la BAT, cosi come previsto dal piano di riordino ospedaliero in fase di adozione ndr) che comporterà la riconversione degli ospedali di Bisceglie e Molfetta, oltre che degli ospedali di Trani e Terlizzi già in fase di riconversione».
La nuova struttura barese avrà 280 posti sarà punto di riferimento per circa 190mila abitanti. I tempi di realizzazione non sono stati stimati, il principale bacino di utenza del nuovo ospedale sarà costituito principalmente dai Comuni di Trani, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Ruvo di Puglia, tutti distanti al massimo 15 chilometri dall'area in cui la Regione Puglia intende edificare la struttura. La Regione Puglia ha individuato sommariamente l'area di localizzazione della struttura tra i Comuni di Molfetta e Bisceglie, a ridosso della strada statale 16 per assicurare una migliore e più agevole accessibilità.

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L'ospedale sarà classificato di primo livello e occuperà una superficie di circa 47.000 metri quadri. «Abbiamo deciso - spiega il governatore Michele Emiliano - di dare seguito, come stiamo facendo in altre aree, alla costruzione di un nuovo ospedale nel nord Barese, una decisione supportata da un finanziamento ex articolo 20. Non potevamo annunciarlo prima di avere certezza del finanziamento, ora siamo sicuri di avere i soldi per la realizzazione. Potremo anche immaginare di incrementare la struttura con altre risorse che stiamo individuando. In questo modo possiamo ricucire un buco che rischiava di crearsi tra l'area metropolitana di Bari e i nuovi ospedali di Andria e della provincia Bat. È un dispositivo poderoso quello che stiamo realizzando, in quell'area riusciremo a fare l'interesse del diritto alla salute delle persone».

«Prosegue, dunque, in Puglia - spiega Vito Montanaro - parallelamente ed in coerenza alla ridefinizione della rete ospedaliera prevista dal piano di riordino, il piano degli investimenti per l'adeguamento strutturale e l'ammodernamento tecnologico degli ospedali pugliesi, per i quali sono stati finanziati anche ulteriori interventi in corso di realizzazione per complessivi 77,7 milioni a valere sulle risorse del Patto per la Puglia».

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