Addio a Renato Moro, caporedattore centrale e anima del Nuovo Quotidiano di Puglia

Addio a Renato Moro, caporedattore centrale e anima del Nuovo Quotidiano di Puglia
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Mercoledì 24 Febbraio 2021, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 17:54

Renato Moro ci ha lasciati. Ė morto questa notte il caporedattore centrale del Nuovo Quotidiano di Puglia. Il prossimo aprile avrebbe compiuto 61 anni. Lascia la moglie, la nostra collega vice caposervizio Anna Rita Invidia, e tre figli: Eugenio e Ludovica, avuti in prime nozze, e il piccolo Carlo. 

Originario di Galatone, Renato è nato giornalista.

Perché giornalisti si nasce o si diventa, ma non è mai la stessa cosa. Lui ci era nato. Curioso, attento, acuto, ironico, all'occorrenza sarcastico e disincantato davanti alle cose del mondo, di un altrove irraggiungibile o dietro l'angolo, ha raccontato la cronaca come pochi, esponendola e analizzandola nella sua complessità e nella sua banalità, e spesso nelle sue miserie. In prima linea negli anni bui della Sacra corona unita, ha colto la gravità della trasformazione in atto nella criminalità salentina e pugliese, evidenziandone l'evoluzione da malavita in mafia organizzata, meglio dei tanti che per professione avrebbero dovuto cogliere il cambio epocale che questo territorio era chiamato a vivere. E ha affrontato con coraggio il rischio che tutto questo significava.

Ha mosso i primi passi nelle radio e poi nelle televisioni locali, a Teleleccebarbano. Le prime cronache per Quotidiano, poi anche per la Gazzetta del Mezzogiorno, infine l'assunzione a Quotidiano nel marzo 1988. Senza mai smettere i panni del giornalista di strada, sempre con lo sguardo vigile sul bene e sul male, raccontato dalle colonne del giornale o dai post sui social quando i canali di comunicazione si sono moltiplicati, ha guidato per anni la Cronaca di Lecce, passando infine nel ruolo di caporedattore centrale, responsabile dell'Ufficio di coordinamento. Sempre con lo stesso spirito, con la stessa passione, identica immutata voglia di fare e di lavorare. Fino a ieri sera, a tarda ora, quando ha dato il via alla stampa dell'edizione che trovate oggi in edicola.

Se ne è andato nella notte per un malore improvviso. Pochi mesi fa, a distanza di pochi giorni, aveva perso prima il padre e poi la madre. Il vuoto che lascia è immenso, come il dolore che proviamo noi tutti di Quotidiano.  E, con noi, gli amici e i lettori che lo hanno conosciuto, apprezzato e amato per quel suo modo unico e irripetibile di guardare alle cose del mondo. E di raccontarle.

I funerali si svolgeranno domani, giovedì 25 febbraio, alle 11, presso la chiesa del Sacro Cuore, a Galatone

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