Alcol, in Puglia "abuso" di birra per 41 donne su 100. Il ministero: "Consumo di amari sopra la media"

Alcol, in Puglia "abuso" di birra per 41 donne su 100. Il ministero: "Consumo di amari sopra la media"
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Martedì 15 Marzo 2022, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:23

Nel 2020 il 55% delle donne pugliesi ha consumato almeno una bevanda alcolica. E 41 su 100 hanno "abusato" di birra rispetto alla media del consumo nazionale (38,3%). Gli uomini, invece, preferiscono gli amari: il 50% della popolazione maschile in Puglia ha consumato almeno un amaro rispetto alla media nazionale che è pari al 43%. Lo rileva la nuova Relazione al Parlamento sull’alcol presentata nelle scorse ore. 

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Ecco cosa e quanto hanno bevuto i pugliesi

"La prevalenza dei consumatori di almeno una bevanda alcolica in Puglia nel 2020 è stata del 77,8% tra gli uomini e 55,0% tra le donne e i valori sono rimasti stabili rispetto al 2019 - si legge nella relazione -  Per entrambi i generi, come già evidenziato negli ultimi due anni, la prevalenza dei consumatori di amari è superiore alla media nazionale (M = 49,5%; F = 23,4%), così come le consumatrici di birra (41,0%), mentre è inferiore alla media la prevalenza dei consumatori di aperitivi alcolici, di vino e, per i soli maschi, di super alcolici.

Per tutte le bevande non ci sono variazioni rispetto all’anno precedente. Come l’anno scorso, per entrambi i generi, la prevalenza dei consumatori lontano dai pasti è inferiore alla media nazionale, così come la prevalenza dei consumatori binge drinker di sesso maschile ".

Riflettori puntati sui giovani, Speranza: «Consumo in aumento»

Nel 2020, il 46,9% dei ragazzi e il 42,5% delle ragazze di età compresa tra 11 e 24 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno; rispetto al 2010 si rileva una diminuzione della prevalenza tra i ragazzi (-10%) e, viceversa, un aumento tra le ragazze (+4,2%). Nella fascia di età 11-24 anni è soprattutto diffusa la consuetudine di bere alcolici fuori dai pasti, anche con una frequenza di almeno una volta a settimana, ciò indica un comportamento nel consumo di alcol adottato in modo abituale e potenzialmente a rischio. Pertanto, possiamo considerare il consumo di alcol tra i giovani, a tutt’oggi, una criticità che suggerisce di mantenere alta l’attenzione su questa fascia di popolazione. «C’è un consumo significativo di alcol tra i giovani e c'è un aumento del consumo fuori dai pasti. Gli ultimi due anni che abbiamo vissuto possono aver influito: è particolarmente importante un lavoro interministeriale su questa materia, perché abbiamo a che fare con un tema delicato e una parte di esso è connesso alle giovani generazioni». Ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, aprendo la Conferenza nazionale sull'alcol promossa dal ministero della Salute.

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