A Bari un incontro con il ministro Carfagna per parlare di Zes

A Bari un incontro con il ministro Carfagna per parlare di Zes
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Lunedì 11 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:35

Confindustria di Puglia, Basilicata e Molise continuano a sollecitare ogni iniziativa che possa far decollare davvero le Zone economiche speciali, da tutti considerate opportunità strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno, eppure sempre rimaste in mezzo al guado a causa della mancanza di un provvedimento migliorativo ulteriore rispetto a quelli già esistenti e approvati nel giro di quasi cinque anni o di un passaggio burocratico, come nel caso della bollinatura della Corte dei conti sui provvedimenti di nomina dei commissari straordinari: Manlio Guadagnolo per la Zes interregionale Puglia-Molise che fa riferimento ai porti dell’Adriatico meridionale e alle aree produttive funzionalmente collegate; Floriana Gallucci, per la Zes interregionale jonica Puglia-Basilicata che fa riferimento al porto di Taranto e alle aree produttive funzionalmente collegate. 

L'APPUNTAMENTO


Così le rappresentanze degli industriali hanno deciso di mettere, il 21 aprile, attorno a un tavolo tutti gli attori della grande avventura delle Zone economiche speciali. Si ritroveranno a Bari, nella sala convegni di Confindustria Bari e Bat, in via Amendola 172, il presidente della Regione Michele Emiliano e i presidenti confindustriali (Sergio Fontana per la Puglia, Vincenzo Longobardi per il Molise, Francesco Somma per la Basilicata) per i saluti istituzionali.

A discutere (coordinati dal caporedattore del Tgr Rai Puglia Giancarlo Fiume) ci saranno, dopo un intervento del sottosegretario alla giustizia Francesco Paolo Sisto, il ministro per il Sud, Mara Carfagna, e i quattro moschettieri che hanno avuto e avranno poteri nell’assumere decisioni per gli investimenti nelle aree Zes: i commissari Guadagnolo e Gallucci e i presidenti delle Autorità di sistema portuali dell’Adriatico meridionale e della Ionio, Ugo Patroni Griffi e Sergio Prete. I due presidenti delle Autorità portuali di riferimento hanno avuto il potere e il coordinamento dei comitati di indirizzo delle rispettive Zes sino a quando, un anno fa, il governo non ha deciso di evitare frammentazione degli interventi e di indicare una percorso coerente e omogeneo per gli investimenti in tutte le Zes.

I PROBLEMI


Sul piano formale la decisione del governo di affidare ai commissari indicazioni chiare per le decisioni da assumere nelle varie Zes è condivisibile, ma allo stesso tempo sono emerse difficoltà nella nomina dei commissari, posto che la nomina degli stessi è affidata al presidente del Consiglio dei ministri, su indicazione del ministro per il Sud, ma deve essere condivisa con i presidenti delle Regioni. Fatto sta che alcune Zes (in Campania e in Calabria per esempio) hanno ottenuto la nomina dei commissari prima della Puglia, dove ai ritardi nella individuazione di Guadagnolo e Gallucci (per trovare la condivisione tra governo e regioni) si è aggiunto quello relativo alla bollinatura da parte della Corte dei conti. Una bollinatura attesa da 4 mesi. Con la speranza che il 21 aprile possa essere arrivata.
Durante la presentazione delle Zes pugliesi a Dubai, il 21 e 22 marzo scorsi, sia la ministra Carfagna che i presidenti delle Autorità portuali hanno spiegato il grande interesse degli investitori internazionali per le zone economiche speciali. Di più: i presidenti Ugo Patroni Griffi e Sergio Prete hanno spiegato l’ulteriore valore aggiunto collegato alle Zes che è rappresentato dalle zone franche doganali alcune già istituite e altre in fase di istituzione nelle quali gli investitori potranno operare per produrre merci in regime di esenzione dai dazi (quando si tratti di merci o prodotti provenienti e destinati a Paesi extraeuropei. Grazie alle indicazioni dei presidenti delle Autorità portuali delle aree Zes lo scorso anno, nel decreto che definisce la governante del Pnrr, il governo ha deciso di prevedere che gli investimenti nelle Zone economiche speciali siano regolati attraverso il rilascio di una Autorizzazione unica di competenza dei commissari straordinari. Si tratta di un provvedimento che potrà davvero rafforzare l’attrattività delle Zone economiche speciali, visto che il procedimento di Autorizzazione unica sostituisce tutte le precedenti autorizzazioni, concessioni e pareri, nel rispetto della normativa in materia di impatto ambientale, per consentire la realizzazione di tutte le opere e le attività previste nel progetto di insediamento di nuovi investimenti. L’Autorizzazione unica può costituire se necessario anche variante agli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale, ad eccezione del Piano paesaggistico regionale. Dunque, regole certe e tempi certi per evitare che l’avvio degli investimenti si protragga per anni a causa di passaggi burocratici. Ma il rilascio dell’Autorizzazione unica è ora tra le competenze dei commissari straordinari Zes che in Puglia non sono ancora pienamente operativi, anche se nominati. Confindustria chiede si ponga fine definitivamente a questo percorso a ostacoli.

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