Papa Francesco a San Giovanni Rotondo per rendere omaggio al frate delle stimmate

Papa Francesco a San Giovanni Rotondo per rendere omaggio al frate delle stimmate
di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Marzo 2018, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 10:23
San Giovanni Rotondo (Foggia) – Chilometri e chilometri di transenne già pronte e tanta attesa. Domani Papa Francesco va in pellegrinaggio al santuario di Padre Pio, a cinquanta anni dalla sua morte, per rendere omaggio alla religiosità popolare legata al frate delle stimmate. I cappuccini a San Giovanni Rotondo dicono che la visita, anche se durerà solo poche ore, è significativa. E come se il Papa volesse restituire la visita a Roma della reliquia di san Pio da Pietrelcina: fu portata nella capitale nel febbraio del 2016, insieme a quella di san Lepoldo Mandic, per l’anno giubilare della misericordia.

Papa Francesco inizierà la giornata nel paese natale di Francesco Forgione, a Pietrelcina, poi subito dopo si trasferirà in elicottero sul monte in cui sorge il santuario pugliese progettato da Renzo Piano. Resterà il tempo di celebrare una messa e incontrare i malati dell'ospedale fondato da Padre Pio negli anni Cinquanta e poi tornerà di nuovo a Roma dove è atteso per l'ora di pranzo. E' il terzo Papa a recarsi a San Giovanni Rotondo dopo san Giovanni Paolo II il 23 maggio 1987 e Benedetto XVI il 21 giugno 2009.

Attorno all’itinerario umano e spirituale di Padre Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, si è realizzata una delle esperienze di devozione di massa dell’Italia del Novecento. Per un cinquantennio, dal 1918 al 1968, senza mai spostarsi dal convento di San Giovanni Rotondo, Padre Pio ha attratto generazioni di italiani che si recavano nel Gargano per incontrare l'umile frate che aveva il dono dell'ascolto. Restava in confessionale per ore a confessare. Per la Chiesa la sua vita è stata accompagnata da esperienze mistiche, di carattere soprannaturale.

Francesco entrò in un convento da ragazzo. Era il 1903. In quel periodo  iniziarono le sue visioni e i suoi combattimenti col demonio. Padre Pio era affetto da una forma di tubercolosi polmonare. La fama lo raggiunse ben presto e le celebrazioni iniziarono ad attrarre quotidianamente migliaia di persone a San Giovanni Rotondo. Poco dopo arrivarono anche le stimmate. Padre Pio tentò inizialmente di nascondere l’evento ma la notizia si propagò rapidamente, attirando nel paesino garganico, all’epoca davvero piccolo, folle di fedeli e di curiosi. Le cinque ferite, alle mani, ai piedi e al costato, furono osservate e analizzate da medici e studiosi. C'era chi lo riteneva un impostore, chi ne intravedeva l'aura santa. Tra gli scettici c'era padre Agostino Gemelli che spinse il Vaticano ad indagare.

A partire dal 1922 il sant’Uffizio impose misure restrittive nei confronti del cappuccino, e dichiarò che non vi era alcuna certezza che i segni manifestati fossero di origine soprannaturale. Padre Pio dovette cambiare direttore spirituale, gli fu impedito di scrivere lettere, e divenne proibito mostrare le stimmate o parlarne. Nel frattempo le folle non diminuivano e al convento iniziarono ad arrivare anche copiose offerte che gli permisero di inaugurare la Casa Sollievo della Sofferenza nel 1956. Padre Pio si spense nella notte del 23 settembre 1968, a 81 anni.

Dopo il funerale, che vide una immensa partecipazione di popolo, fu annunciato che le stimmate erano scomparse in punto di morte, lasciando le parti completamente sane. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA