Elezioni a Roma, le periferie con Raggi e Meloni: Giachetti va meglio in Centro

Elezioni a Roma, le periferie con Raggi e Meloni: Giachetti va meglio in Centro
di Valeria Arnaldi e Camilla Mozzetti
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Lunedì 6 Giugno 2016, 06:01
Dopo il testa a testa nella notte con Giorgia Meloni, l'ultimo posto utile per il ballottaggio contro Virginia Raggi, lo acciuffa Roberto Giacehtti. Al foto-finish, con le ultime proiezioni di ieri notte che davano il candidato renziano al 23%, dietro alla pentastellata avanti al 36,9%. La rincorsa di Giorgia Meloni si è fermata al 21,2%. Quarto Alfio Marchini, il civico sostenuto da Forza Italia, al 9,8%. Quinta piazza per Stefano Fassina, più staccato rispetto agli altri. La mappa del voto racconta una Roma dove in tante periferie vanno meglio le due donne in corsa per il Campidoglio, Raggi e Meloni, mentre il dem Giachetti miete consensi soprattutto nei quartieri più centrali, in particolare nei seggi dell'ex I Municipio, da sempre roccaforte «rossa» della Capitale. Ma il voto di ieri ridisegna anche le geografie consolidate della politica romana. Sempre Giachetti, per esempio, ha ottenuto un buon risultato nei seggi del quartiere Trieste-Salario, un'area che tradizionalmente ricadeva nell'orbita del centrodestra berlusconiano che fu. Un'area di consenso che in queste elezioni si è presentata divisa.

L'EX MINISTRO
«Giorgia», la leader di Fratelli d'Italia, appoggiata anche dalla Lega (non più a vocazione «padana») di Matteo Salvini, dai primissimi dati, avrebbe ottenuto un buon risultato a Casal Bertone e nel quadrante Est della città, per esempio Tor de' Schiavi.13i candidati sindacopresenti ierisulla scheda elettoraledella CapitaleMa l'ex ministro della Gioventù - e questa sarebbe una sorpresa - sembra sopra la media della sua coalizione anche al Pigneto, quartiere tradizionalmente a sinistra, dove però il problema della sicurezza - uno dei cavalli di battaglia della campagna di Fdi - è forse il tema più sentito, in un pugno di strade assediato giorno e notte da bande di spacciatori, dove la movida mostra quotidianamente il suo aspetto più sregolato. Per la Meloni un buon risultato anche all'Ostiense (altro quartiere dove storicamente la sinistra ottiene buoni piazzamenti).
 
SUL LUNGOMARE
Alfio Marchini va bene a Ostia, il municipio commissariato per mafia (dove si è votato solo per il Comune e non per l'ex circoscrizione), forte anche delle preferenze di alcuni suoi candidati, come Davide Bordoni, luogotenente di Berlusconi nella Capitale, e Alessandro Onorato, ex consigliere comunale della Lista del Cuore, che si presentava in ticket con Beatrice Scibetta. Per l'ingegnere un buon risultato anche all'Eur e nella zona di largo Pio V, all'Aurelio.

LA FAIDA INTERNA
La grillina Virginia Raggi prende voti nel quadrante Est della città. Un buon risultato nel municipio VI, quello dove si è consumata la lotta fratricida all'interno del Pd, con il minisindaco uscente Marco Scipioni sfiduciato dal partito romano ma rimasto in carica grazie a un gruppo di consiglieri locali ribelli e che nelle ultime ore prima del voto ha incassato anche l'endorsement dell'ex sindaco Ignazio Marino. Risultati discreti per la pentastellata anche al Collatino e al Tiburtino e in zone abitualmente di destra come i Parioli e Torrevecchia (qui va bene anche la Meloni).1.519gli aspiranticonsiglieriper l'Assembleadi Roma CapitalePoche sorprese per la coalizione che sosteneva Stefano Fassina, che ha i suoi picchi in zone da sempre a sinistra: dall'Esquilino alla Garbatella, dove ha avuto un suo peso la ricandidatura del presidente del municipio uscente, Andrea Catarci di Sel.