Lasciando intendere un gradimento per il voto verso la primavera inoltrata. «Indipendentemente dal proprio tornaconto» in vista della sentenza, Berlusconi ricorda che votando insieme per Politiche, regionali e comunali si risparmierebbero 500 milioni. «Ma la decisione - aggiunge- spetterà alla saggezza del Capo dello Stato». In ogni caso, la sua macchina elettorale è pronta. E così, se le porte restano chiuse per Ap («Sono sotto l'1 per cento. Sono ininfluenti e non possiamo riprenderli dopo che hanno tradito la fiducia degli elettori passando dall'altra parte»), Berlusconi continua ad aprire a Matteo Salvini: «non siamo concorrenti ma alleati», ribadisce. Anche se, puntualizza, in caso di vittoria il candidato premier non sarà il segretario del Carroccio, che «comunica forse in modo troppo prorompente» ma «tratta con buon senso». Perchè in ogni caso, dice sicuro, la Lega «prenderà molti meno voti di Forza Italia». Quanto agli avversari, Berlusconi attacca i Cinque Stelle («sono incapaci nel governo, non hanno mai lavorato e vogliono un aumento delle imposte da pauperisti veri»). Da lui, invece, non una parola, contro Matteo Renzi: parlando del leader del Pd dopo la sconfitta alle Regionali in Sicilia, Berlusconi si limita a dire di «non gioire dei momenti negativi degli altri leader».
E Forza Italia guarda all'applicazione del Rosatellum: quanto ai collegi in coalizione «si farà un assegnazione percentuale uguale a quello che i sondaggi dichiarano delle forze in campo, ma alla fine chiederà che si scelga il migliore».
Infine, dal leader di Forza Italia, che martedì tornerà nella clinica di Merano per rimettersi in forma in vista della lunga campagna elettorale, arriva un no alla legge sul Biotestamento, uno degli ultimi provvedimenti che il governo intende far passare in Parlamento prima della fine della legislatura. «Io lascerei alla responsabilità e alla coscienza dei medici e dei familiari la decisione», dice.