Virus, Mattarella: «Non possiamo dimenticare morti e sacrifici, la libertà non è far ammalare gli altri»

Virus, Mattarella: «Non possiamo dimenticare morti e sacrifici, la libertà non è far ammalare gli altri»
Virus, Mattarella: «Non possiamo dimenticare morti e sacrifici, la libertà non è far ammalare gli altri»
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Venerdì 31 Luglio 2020, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 16:43

«Esattamente 4 mesi fa sono morti in un solo giorno oltre 800 concittadini. Non possiamo e dobbiamo rimuovere tutto questo, per rispetto dei morti, dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini, con comportamenti che oggi ci permettono di guardare con maggiore fiducia. Altrove il rifiuto o l'impossibilità di quei comportamenti ha provocato o sta provocando drammatiche conseguenze. La libertà non è far ammalare gli altri». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Cerimonia del Ventaglio.

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La cautela sulla pandemia è un «richiamo prezioso e opportuno. C'è infatti la tendenza a dimenticare e a rimuovere esperienze sgradevoli. Forse non era immaginabile che la rimozione affiorasse cosi presto mente nel nostro Paese continuano a morire persone per il virus. È un motivo per non abbassare le difese - ha proseguito Mattarella -. Il mondo dell'informazione è stato interpellato dal virus e ha dato prova di esser stato al servizio dell'interesse generale e dei cittadini. Un ruolo di grande rilievo nel contrastare la pandemia. Un'opportunità forse inattesa che rilancia il ruolo del giornalismo. Ruolo opposto alle fabbriche della cattiva informazione, delle fake news. L'informazione professionale e di qualità è stata riconosciuta dai cittadini».
 



«L'ambito europeo è la cornice entro cui collocare la sapiente difesa degli interessi dei nostri concittadini. In questo ambito noi italiani siamo chiamati a fare la nostra parte e a utilizzare le risorse nell'ambito di un programma tempestivo, concreto e efficace», ha detto ancora il presidente della Repubblica. «Nessuno avrebbe potuto affrontare e vincere da solo questa sfida. Uniti si è più forti. Abbiamo assistito a un inimmaginabile cambio di paradigma politico e istituzionale della Ue. L'talia ha trovato condivisione e solidarietà da altri Paesi. La qualità e le formule profondamente innovative messe in campo hanno una portata straordinaria e manifestano un'ambizione di significato storico».

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Sulle scuole Mattarella è chiaro: «È in gioco il futuro, un futuro che richiede determinazione. I nostri ragazzi hanno patito un anno di disagio. Il sistema Italia non può permettersi di dissipare altre energie in questo campo. Lo sviluppo della nostra società subirebbe un danno incalcolabile. L'apertura regolare delle scuole è un obiettivo primario. L'Italia deve raccogliere la sfida e deve essere fatto ogni sforzo». Poi precisa che il presidente della Repubblica mantiene una «doverosa imparzialità istituzionale e per non entrare nel dibattito politico come è dovere per chi ricopre ruoli di garanzia».

 
 

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