Conte, Forza Italia: «Come Cetto la Qualunque». Pd: «Solo luoghi comuni»

Conte, discorso sotto accusa. Fi: da Cetto la qualunque. Pd: luoghi comuni
Conte, discorso sotto accusa. Fi: da Cetto la qualunque. Pd: luoghi comuni
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Martedì 5 Giugno 2018, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 18:06

«Luoghi comuni», «propaganda», «Cetto la qualunque»: arrivano dal centrodestra i commenti più impietosi al discorso del neo-premier Giuseppe Conte in Senato, mentre il Pd saluta il nuovo Esecutivo come «il più a destra della storia repubblicana». Entusiasta la maggioranza: Salvini ha definito «bellissimo» il discorso.

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«Dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, un discorso pieno di luoghi comuni, di retorica, di slogan e, ahinoi, di giustizialismo - attacca Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. - Zero concretezza, solo propaganda: poche idee, ma confuse. Altro che 'cambiamentò. Il premier, parlando a Palazzo Madama, ha dovuto (cominciamo a farci l'abitudine) dare un colpo al cerchio e uno alla botte, una carezza al Movimento 5 stelle, un contentino alla Lega».

«Tanta giustizia in salsa grillina, i temi dell'immigrazione e della sicurezza per garantirsi il sostegno di Salvini, reddito di cittadinanza come chiave dell'azione di governo, flat tax lontana anni luce dall'idea rivoluzionaria del programma del centrodestra. Le nostre preoccupazioni hanno purtroppo trovato conferme. Nasce un governo a trazione pentastellata e con un primo ministro che prudentemente si tiene alla larga dai temi più spinosi: Mezzogiorno, Ilva, Tav. Forza Italia, come confermato dal presidente Berlusconi qualche giorno fa, sarà convintamente all'opposizione». 

Ancora più tranchant il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti (Forza Italia): «Il discorso di Conte tra cose un po' squinternate e un po' esagerate mi sembra una via di mezzo tra la confusione programmatica e Cetto La Qualunque». «Tra salario minimo, reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza, il programma di Governo costa almeno 110 miliardi di euro. Ricordo che tutto il sistema sanitario nazionale costa 113 miliardi di euro - continua Toti -. A me sembra un filo ambizioso visto che negli ultimi due anni quando ho litigato per aumentare il Fondo sanitario di 500 milioni di euro sembrava che strappassimo le unghie al ministero dell'Economia».

Critica senza sconti anche dal Pd. La deputata Anna Ascani. ​«Il presidente Conte ha tenuto nell'aula del Senato un discorso interminabile, un mix di ovvietà e argomenti molto preoccupanti. In un'ora e dieci di parole, il presidente ha avuto modo di spiegare all'opposizione come fare opposizione, ha riposizionato l'Italia nei confronti della Russia, ci ha illustrato come vuole riformare il diritto fallimentare, ma non ha detto neanche una parola su scuola e cultura. Non è un caso, ma una scelta precisa e credo che questo sia uno degli aspetti che qualificano questo governo come il più di destra della storia repubblicana».

 

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