NEW YORK - Può una mossa di politica interna celarsi dietro una mossa di politica estera?
Certo. Ed era lo stesso Donald Trump che, con un tweet del 9 ottobre 2012, lanciava il suo j'accuse a Barack Obama.
«Ora che i numeri dei sondaggi sono in picchiata per Obama, vedrete che lancerà un attacco in Libia o in Iran. È disperato».
Distrarre l’attenzione da temi più domestici e, parallelamente, rilanciare la propria immagine.
Ecco una delle ragioni dei 59 missili di questa notte.
Quando Trump accusava Obama
su Twitter: «È disperato»
di Luca Marfé
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Venerdì 7 Aprile 2017, 17:23
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