Germania, pensionato scopre il sito segreto dove i nazisti arricchivano l'uranio per costruire armi atomiche

Germania, pensionato scopre il sito segreto dove i nazisti arricchivano l'uranio per costruire armi atomiche
di Antonio Bonanata
2 Minuti di Lettura
Domenica 24 Settembre 2017, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 16:25
Un pensionato tedesco, occasionale cercatore di tesori, avrebbe involontariamente individuato il sito segreto dove Adolf Hitler diede ordine di effettuare il processo di arricchimento dell’uranio per la realizzazione di un ordigno nucleare. La notizia contribuisce a confermare il sospetto decennale – alimentato da anni di studi, investigazioni, prove raccolte e documenti riservati – secondo cui la Germania nazista stava lavorando alla costruzione della sua bomba atomica, un’arma nucleare di potenza distruttiva che cambiasse le sorti del secondo conflitto mondiale.

È successo a Oranienburg, nel nord-est del paese, ad opera dell’involontario scopritore, il 64enne Bernd Thälmann, secondo quanto riporta la testata Berliner Kurier. L’uomo, armato di metal detector, si trovava in perlustrazione quando il suo strumento ha improvvisamente emesso uno strano “bip”. Scavando nel terreno, il signor Thälmann ha rinvenuto un oggetto dall’insolita luminescenza metallica. Portatolo a casa, ha subito avvertito le autorità, che hanno confermato la radioattività dell’oggetto, provvedendo immediatamente all’evacuazione di circa 15 residenti della zona in cui era avvenuto il ritrovamento.

Il personale di sicurezza ha perlustrato l’abitazione del pensionato e trasferito l’oggetto in un container di piombo isolante, dove è stato posizionato in una scatola di sicurezza. L’uomo al momento è indagato per possesso non autorizzato di materiale radioattivo e, stando alle informazioni diffuse dalle autorità, avrebbe opposto un comportamento non collaborativo alla polizia, rifiutandosi di fornire ulteriori informazioni sul luogo esatto del ritrovamento.

Intanto, è stato confermato che Oranienburg venne scelta come sede della struttura militare segreta in cui procedere all’arricchimento dell’uranio, importato dal Sud America, per realizzare armi al plutonio. L’obiettivo finale era costruire una bomba atomica firmata con la svastica. Un obiettivo conosciuto da tempo sia dalla Gran Bretagna che dagli Stati Uniti, che possedevano dettagliate informazioni sui piani nucleari nazisti.

Gli Archivi nazionali di Washington hanno diffuso proprio quest’anno alcuni documenti circa lo sviluppo di armi atomiche da parte del Partito nazional-socialista al potere in Germania. Tra questi, il diario di bordo di Hans Zinsser, un pilota della Luftwaffe, che scrisse di aver volato all’inizio di ottobre del 1944 a 12-15 km da una stazione di test nucleari vicino Ludwigslust, a sud di Lubecca.

Lo storico Rainer Karlsch nel libro La bomba di Hitler ha scritto che gli scienziati tedeschi eseguirono tre test nucleari poco prima della fine del conflitto. Una tesi però smentita da Gerald Kirchner, del Dipartimento federale che si occupa di sicurezza radioattiva: come ha dichiarato al quotidiano Der Spiegel, infatti, «le analisi dei campioni di terreno prelevati nei luoghi delle esplosioni mostrano che non vi sono prove di detonazioni di ordigni nucleari».
© RIPRODUZIONE RISERVATA