Rapì la figlia per portarla in Siria, arrestato il padre. Ma di Emma non c'è traccia

Rapì la figlia per portarla in Siria, arrestato il padre. Ma di Emma non c'è traccia
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Domenica 20 Novembre 2016, 14:33 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 14:10
Cinque anni fa ha rapito la sua bambina, Emma Houda, di 4 anni, e l'ha portata con ogni probabilità in Siria. Oggi Mohamed Kharat è stato fermato dall'Interpol in Turchia, in esecuzione di mandato di arresto internazionale emesso dal Tribunale di Monza.



La bambina è stata portata via alla madre,  Alice Rossini, residente a Vimercate (Monza), e dall'Italia, facendone perdere le tracce. A renderlo noto è l'avvocato della madre della piccola Emma, Luca Zita, il quale si è già messo in contatto con le autorità italiane in Turchia e con il Ministero degli Esteri. «Ho parlato con il Ministero - dichiara - Kharat è stato arrestato e portato in un centro di detenzione turco per stranieri, ma mi hanno detto che potrebbe essere rimandato in Siria». Secondo quanto sostiene il legale, una volta in Siria il quarantenne svanirebbe nel nulla. 



«Il nostro paese non vale nulla, se non porta a casa mia figlia», ha detto la madre di Emma. Secondo quanto riferito dal legale  Luca Zita, non ci sarebbero notizie precise su dove in questo momento si trova la bambina. «Questa è l'unica occasione che abbiamo di riportare a casa la bambina - afferma il legale della donna Luca Zita - il Governo italiano deve trovare il dialogo con quello Turco». «L'ambasciatore italiano ad Ankara e il Ministero mi hanno detto che la Turchia potrebbe non estradarlo in Italia perché la condanna a dieci anni non sarebbe sufficiente - ha aggiunto l'avvocato - ma ho verificato, e risposto per iscritto, facendo notare che secondo il trattato di Parigi e la convenzione dell'Aja, gli estremi ci sono tutti». 

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