Ha trascorso la sua prima notte in carcere Angelo Bernardone, il 74enne che nel primo pomeriggio di Santo Stefano ha ucciso la moglie Maria Rita Conese di 72 anni. I carabinieri della compagnia di Ortona, nella cui caserma l'uomo si trovava in stato di fermo fino a ieri mattina, lo hanno accompagnato nella casa circondariale di Torre Sinello a Vasto. A occuparsi del fascicolo d'indagine è il pm della procura della Repubblica di Vasto, Michele Pecoraro. Stamattina si attendono sviluppi anche per quanto riguarda l'autopsia. A occuparsene sarà il medico legale Cristian D'Ovidio, l'esame autoptico si terrà tra oggi e domani. Da questo step sono attese ulteriori conferme sul delitto che ha sconvolto la comunità casalese anche se il quadro ormai risulta ben delineato e non dovrebbero esserci stravolgimenti sulla dinamica dei fatti.
Il pensionato e la moglie si stavano recando al cimitero di Atessa dove riposano i genitori di lei. Durante il tragitto, la discussione. Secondo il racconto dell'uomo, la coniuge, gravemente malata di Alzheimer, pare volesse scendere dall'auto in corsa; da tempo lei affermava di sentire le voci dei propri genitori morti, potrebbe essere riconducibile a questo la scintilla che ha innescato il diverbio.
Una volta entrambi fuori dal veicolo, l'uomo l'ha spinta giù dal viadotto che passa sopra il fiume Osento.
«Lo conoscevo bene, Bernardone era ritenuto da tutti una brava persona. Siamo davvero costernati», le parole del sindaco Filippo Marinucci subito dopo l'omicidio. Dopo l'esame autoptico, la salma sarà riconsegnata ai famigliari e Casalbordino potrà salutare per l'ultima volta Maria Rita uccisa nel giorno di Santo Stefano.