La procura aveva invece chiesto una condanna a un anno e quattro mesi per il sindaco e un anno e venti giorni ciascuno per i due assessori, oltre al sequestro e alla confisca dell'edificio. «Nella memoria depositata al giudice - spiega il procuratore di Tivoli - si potrà leggere la ricostruzione dei fatti e la compatibilità del delitto contestato col quadro giuridico internazionale e i precedenti della corte Costituzionale e della Cassazione.
Si affronta anche il delicato tema dei rapporti tra diritto primario di manifestazione del pensiero e reati di apologia configurabili non sulla base di mere opinioni espresse ma di specifiche condotte, avendo doverosamente la procura seguito un'interpretazione del delitto costituzionalmente e convenzionalmente orientata».