Dalla Campania alla Toscana, ecco le Regioni che rischiano di diventare zona rossa in base al report dell'Iss

Covid, ecco le Regioni che rischiano di diventare zona rossa in base al report dell'Iss. Campania, Umbria e Abruzzo verso la stretta
Covid, ecco le Regioni che rischiano di diventare zona rossa in base al report dell'Iss. Campania, Umbria e Abruzzo verso la stretta
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Domenica 8 Novembre 2020, 19:56 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 18:38

Attorno alle 15 di ieri gli esperti del Comitato tecnico scientifico si sono riuniti per esaminare il report della cabina di regia con le valutazioni dei 21 indicatori delle regioni. Erano attesi per venerdì scorso, eppure dopo pochi minuti è arrivata la notizia: mancano ancora i dati, slitta di nuovo tutto, ne riparliamo domani. Quello del Cts è solo un parere, l’ordinanza con la quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, deve collocare le varie regioni nelle tre differenti fasce di rischio Covid in base alle quali si decide il lockdown, dipende dai calcoli complessi della Cabina di regia fatti però sui flussi di dati dai territori. 

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CORTO CIRCUITO

Ma anche ieri mancavano le comunicazioni complete di nove regioni. E dunque nuovo rinvio. Scattano le indagini della procura, perché qualcosa non torna, non c’è corrispondenza tra ciò che raccontano i numeri ufficiali e le immagini che giungono da molti ospedali. Dopo la procura di Genova in Liguria, anche quella di Napoli apre un fascicolo sui posti letto disponibili (in questo caso ovviamente in Campania) e sulla trasparenza dei dati comunicati al Ministero. Appare evidente che le attuali misure di contenimento, tarate su un report che è stato scritto dieci giorni fa, su dati fermi al 25 ottobre, non hanno basi solide. Siamo arrivati al paradosso di una regione autonoma, l’Alto Adige, che si è auto nominata nella fascia rossa (dove si trovano secondo l’ordinanza di Speranza della settimana scorsa Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Calabria) senza attendere le pagelle della Cabina di regia. «L’andamento epidemiologico, con i numeri in costante salita, e il crescente numero di Comuni zona rossa lo impongono. È inutile ormai applicare due provvedimenti diversi», spiega il governatore Arno Kompatscher.

CHI RISCHIA

Ma sono altre le regioni che ora rischiano di passare a una fascia di rischio superiore. Abruzzo e Umbria vedono ogni giorno riempirsi gli ospedali. L’Umbria, in particolare, ha una percentuale di utilizzo delle terapie intensive per pazienti Covid al 55 per cento. Entrambe le regioni sono in fascia gialla, con limitazioni blande. Esiste la possibilità che passino in zona arancione. Per la Campania il discorso è differente: i numeri che sintetizzano i 21 indicatori (posti letto occupati, tracciamento, tempi per eseguire i tamponi, indice di trasmissione, incidenza dei positivi in base alla popolazione) la settimana scorsa sono valsi la collocazione nella fascia gialla, dunque con il rischio più basso, ma le testimonianze dagli ospedali napoletani descrivono una situazione fuori controllo e in molti si aspettano che in Campania scatti la “fascia rossa”. «Solo un lockdown - dice il sindaco di Napoli De Magistris - può impedire alla gente di uscire».

Nel Lazio: l’Rt è sceso a 1,3, possibile la conferma in “fascia gialla”. Altre regioni che invece potrebbero passare a una fascia con livello di rischio più alto (da giallo ad arancione) sono la Liguria e la Toscana, restano sotto osservazione anche Emilia-Romagna e Veneto.

NUMERI

Per quanto riguarda i nuovi contagi, il dato di ieri conferma la tradizionale flessione della domenica, anche se si resta saldamente sopra i 30 mila casi. Più nel dettaglio: 32.616 contagi su 200.971 tamponi (rispetto alla domenica della settimana precedente l’incremento è del 9 per cento ma vennero fatti meno tamponi, 183.457). In Lombardia (6.318) e in Campania (4.601) l’incremento più alto. I decessi notificati ieri sono stati 331.

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