Bar e locali, riaperture a maggio. Spostamenti, seconde case, parrucchieri, negozi: ecco cosa cambia

Bar e locali, riaperture a maggio. Spostamenti, seconde case, parrucchieri, negozi: ecco cosa cambia
Bar e locali, riaperture a maggio. Spostamenti, seconde case, parrucchieri, negozi: ecco cosa cambia
di Diodato Pirone
5 Minuti di Lettura
Sabato 27 Marzo 2021, 00:34 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 14:44

Per fortuna sapevamo da tempo che avremmo passato in lockdown anche questa Pasqua e dunque i pochi aggiustamenti emersi venerdì si limitano a ritoccare uno scenario già consolidato. In sintesi da domani tre Regioni vanno in “rosso” (Toscana, Valle d’Aosta e Calabria) e da martedì il Lazio torna in “arancione”.

A parte l’italica tortuosità delle ordinanze ministeriali di ingresso e d’uscita nelle fasce, in sostanza l’unica novità di rilievo che inciderà sulla vita delle famiglie è che da martedì 7 aprile anche in zona rossa riapriranno gli asili, le primarie e le prime medie. Per il Lazio queste aperture delle scuole varranno anche per martedì 30 e mercoledì 31 marzo. Magra consolazione perché - come noto da settimane - il 3, 4 e 5 aprile e dunque anche Pasqua e Pasquetta, tutta l’Italia sarà zona rossa.

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Le regole


Ma che cosa significa vivere in rosso e arancione? Ecco, di seguito, le regole più importanti.

Spostamenti e visite

In teoria in zona rossa si sta a casa (tranne che per lavoro e salute) e in zona arancione non ci si potrebbe muovere dal proprio Comune.

In pratica c’è qualche crepa nel muro delle limitazioni. Nei giorni 3, 4 e 5 aprile - quindi solo a Pasqua - sarà consentito, una sola volta al giorno, andare a trovare parenti o amici nella stessa Regione. Ci si può spostare in coppia con i figli di meno di 14 anni e con persone non autosufficienti con le quali si abita. A parte i tre giorni di Pasqua gli incontri con gli amici sono vietati nelle Regioni rosse ma sono consentiti una volta al giorno in quelle arancioni, nelle quali chi vive in piccoli comuni può spostarsi in un raggio di 30 chilometri dalla propria abitazione. Sono vietati assembramenti, dunque a Pasquetta meglio rinunciare alla classica gita fuori porta con gli amici.

Messe

Sono consentite ma nel rispetto del distanziamento. Canti vietati. I Vescovi hanno più volte consigliato ai fedeli di recarsi solo presso la chiesa più vicina.

Seconde case

Secondo le regole nazionali sia in zona rossa che in zona arancione si può usufruire solo della casa di vacanza che risulta di proprietà o affittata con contratto datato prima del 14 gennaio. Ci si può andare solo con il proprio nucleo familiare, senza amici o parenti.
In realtà però molte Regioni hanno posto limitazioni ferree.
In Campania, ad esempio, è vietato usufruirne (tranne che per urgenze) non solo a chi abita fuori Regione ma anche a chi risiede in Campania. I fortunati che hanno una seconda casa a Capri, dunque, questa Pasqua non potranno godersela.
Stesso discorso per la Toscana. Con una ordinanza valida fino all’11 aprile il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha vietato a chiunque di raggiungere la seconda casa se non per motivi gravi. Chi si avventurerà verso la sua seconda casa in Toscana dovrà autocertificarsi con motivazioni plausibili. Le multe partono da 400 euro.
Raggiungere una casa di vacanza in Sardegna (attenzione sempre e solo con la propria famiglia) sarà un mezzo supplizio perché oltre all’autocertificazione occorrerà presentare allo sbarco sull’isola un certificato di vaccinazione oppure un attestato di negatività ad un test oppure bisognerà sottoporsi in porto o aeroporto ad un test obbligatorio. L’ordinanza regionale prevede che prima dell’imbarco su navi e aerei ci si dovrà registrare sull’app “Sardegna Sicura” e bisognerà avere con sé la documentazione che attesta «i requisiti previsti». Imbarco vietato a chi non sarà in regola. Chi arriva in Sicilia, invece, deve aver effettuato un tampone 48 ore prima della partenza. Se questo non è possibile si può sbarcare ma rimanere in quarantena dando il proprio indirizzo alla Asl o alla Regione. E chi ha una casa sulle belle Alpi? Anche qui è tutto difficile: o non si può uscire dalla propria Regione oppure come hanno previsto valle d’Aosta e Alto Adige chi non è residente semplicemente non può accedere alla propria seconda casa.

Bar e ristoranti

Ristorazione difficile in entrambe le fasce. Bar e ristoranti possono lavorare per l’asporto. I ristoranti fino alle 22, i bar fino alle 18. I ristoranti degli alberghi servono chi vi alloggia.

Parrucchieri

I servizi alla persona restano chiusi nelle Regioni in fascia rossa.

Negozi e centri commerciali

Nelle aree di massimo rischio i centri commerciali e i negozi di abbigliamento e calzature non aprono. Nelle Regioni arancioni i centri commerciali chiudono nei fine settimana e nei festivi. Restano aperti in tutte le zone molte attività commerciali: alimentari, farmacie, edicole, ferramenta, negozi di computer, meccanici, negozi per neonati.

Sport

Si può sempre praticare rispettando il distanziamento. Nelle zone rosse si consiglia di non allontanarsi da casa.

 

 

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