Zaia prepara la nuova Giunta del Veneto. Renzi: «Ha le carte in regola per fare il leader del centrodestra»

Zaia prepara la nuova Giunta del Veneto. Renzi: «Ha le carte in regola per fare il leader del centrodestra»
Zaia prepara la nuova Giunta del Veneto. Renzi: «Ha le carte in regola per fare il leader del centrodestra»
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Mercoledì 23 Settembre 2020, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 07:04

Mentre Luca Zaia si concede alcuni giorni di riposo dopo la straripante vittoria alle regionali e avvia i contatti per la formazione della nuova Giunta, dentro il Partito democratico ci si prepara a una profonda riflessione che suona come «resa dei conti» verso l'attuale segreteria, e un congresso che dovrebbe sancire un cambio di rotta del programma.


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La squadra


Come promesso il confermato presidente del Veneto non è uscito dalla propria casa di San Vendemiano, pur prendendo parte alla videoconferenza con il ministro Boccia sul potenziamento della rete ospedaliera. Saranno giornate in cui verrà decisa la «squadra» per la nuova legislatura, probabilmente senza grosse differenze rispetto a quella precedente; in ballo c'è la carica di vicepresidente, vista la defezione di Gianluca Forcolin, incappato nella vicenda «600 euro» e costretto a dimettersi e non ricandidarsi.
 

Gli assessori


Cinque anni fa i futuri assessori si videro recapitare una convocazione da Zaia che assegnò 'a sorpresa' le deleghe. Il rieletto presidente attenderà l'insediamento del Consiglio regionale, indicativamente verso la prima decina di ottobre.

 

Renzi: Zaia ha le carte in regola per fare il leader del centrodestra


«Ha dimostrato doti di leadership, e non da ora. Zaia sa prendere i voti e li ha sempre presi. Deve decidere cosa fare da grande. Il suo 76% va sicuramente oltre la Lega. Zaia ha la carta di fare il leader di una destra più moderata. Se fossi lui, me la giocherei. Per tanti mondi è più rassicurante, come per l'Europa. Non gli credo quando dice che non ha ambizioni nazionali, ma è giusto che lo dica». Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un'intervista rilasciata a Tpi.it.
 

Resa dei conti nel Pd


Sul fronte del centrosinistra, il Pd è alle prese con la riflessione dopo la pesante sconfitta, che si somma a quella delle comunali di Venezia. Il segretario veneto dei dem, Alessandro Bisato, dovrebbe formalizzare le proprie dimissioni nella prossima riunione della direzione regionale, di cui si attende la convocazione tra le fine di settembre e l'inizio di ottobre. Bisato - anch'egli tra gli sconfitti 'eccellentì alle regionali - aveva convocato poi ha disdetto una conferenza stampa, nella quale aveva l'intenzione di rendere pubblico il suo forfait, evidentemente preferendo avviare la discussione negli organi del partito. Tra ieri sera e stamattina vi sono stati contatti con più di un compagno di partito, prevalentemente della sua area di ex renziani; non ci sono invece contatti con l'ala «zingarettiana».

«Al di là quelli che saranno i nomi - ha detto oggi Giacomo Possamai, astro nascente e recordman di preferenze alle regionali - noi dovremo lavorare sui contenuti per formare un'opposizione efficace in Regione ma nel contempo anche costruire una strategia anche al di fuori del Consiglio. Da ieri, cioè dal giorno successivo le elezioni, è iniziata l'era del 'dopo Zaià, visto che l'attuale presidente è al suo terzo mandato e quindi non potrà più ricandidarsi. Ora tocca a noi iniziare un nuovo percorso». Alla direzione, oltre ai vertici regionali, sono attesi i parlamentari eletti e i neoeletti che hanno avuto i maggiori consensi. Una riflessione che dovrebbe portare a un congresso straordinario del Pd Veneto, ma anche a un commissariamento del partito. 


 
 
 
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