Vaccini, 1,5 milioni di dosi Pfizer domani alle Regioni, ma nuovo taglio AstraZeneca

Vaccini, 1,5 milioni di dosi Pfizer domani alle Regioni: Figliuolo «il lotto più consistente da inizio campagna»
Vaccini, 1,5 milioni di dosi Pfizer domani alle Regioni: Figliuolo «il lotto più consistente da inizio campagna»
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Martedì 6 Aprile 2021, 17:46 - Ultimo aggiornamento: 21:38

Un milione e mezzo di vaccini Pfizer verranno consegnati entro domani alle Regioni. Lo rendono noto dagli uffici del commissario straodinario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. In assoluto il lotto di vaccini più consistente consegnato dall'inizio della campagna «di cui beneficeranno in modo particolare i soggetti più vulnerabili» si legge nel comunicato. Ma sulla campagna vaccinale italiana piove una nuova doccia gelata. Le dosi previste in consegna in Italia da AstraZeneca per il 14 aprile saranno la metà di quelle previste: 175mila dosi anzichè le 340mila accordate. Lo fanno sapere dalla struttura del Commissario straordinario per l'emergenza Covid sottolineando che l'azienda ha già comunicato che il 50% di dosi mancanti verrà distribuito in Italia assieme alle consegne previste per il 16 e il 23 aprile.  

Oltre 11 milioni le dosi somministrate

Aumenta nell'ultima settimana del 20% il numero di persone over 80 cui è stata somministrata una dose di vaccino, si arriva così oltre le 11 milioni di dosi effettuate da inizio campagna in Italia. «Le dosi di Pfizer andranno a integrare la disponibilità di vaccini delle Regioni, che possono già contare sulle rimanenze delle ultime forniture ancora da somministrare - prosegue il documento -.

Il numero complessivo di somministrazioni a livello nazionale ha superato oggi quota 11.250.000, a fronte di oltre 14 milioni di dosi finora consegnate». «Il numero complessivo di somministrazioni a livello nazionale ha superato oggi quota 11.250.000, a fronte di oltre 14 milioni di dosi finora consegnate»: ha proseguito il commissario straordinario.

Le dosi ancora da somministrare

Vedendo i dati indicati dal database del ministero della Salute, dove sono pubblicate le statistiche relative alla somministrazione dei vaccini anti-Covid su tutto il territorio nazionale, in Italia ad oggi è stato somministrato il 54% delle dosi di AstraZeneca (2.218.038 su 4.098.800 consegnate), mentre per Moderna la percentuale cala al 50% (658.403 su 1.328.200 consegnate). Pfizer ha invece una percentuale di somministrazione del 96%, (8.375.625 di dosi su 8.709.480 consegnate).  Ciò significa che in Italia ci sarebbero ancora 2.884.414 dosi ancora disponibili alla somministrazione.

Il piano vaccinale in Italia

Solo il 54% delle dosi di AstraZeneca (2.218.038 su 4.098.800 consegnate) è stato somministrato in Italia, il resto è rimasto nei frigoriferi. secondo quanto si evince dal database del ministero della Salute. Per Moderna la percentuale scende al 50% (658.403 su 1.328.200), mentre Pfizer ha un tasso di somministrazione del 96%, (8.375.625 su 8.709.480). In totale in Italia su 14.136.480 dosi arrivate ne sono state somministrate 11.252.066, circa l'80%. Sulla base di questi dati ci sarebbero in frigorifero ancora da utilizzare oltre 2,8 milioni di dosi in tutto il Paese. Erano 1,3 milioni meno di una settimana fa, il 31 marzo, prima che ne arrivassero proprio 2,8 milioni dalle tre aziende a completare le consegne del primo trimestre. Sempre al 31 marzo risultavano somministrate 1.913.706 dosi di AstraZeneca, secondo il ministero della Salute, su 2.752.400 consegnate, quasi il 70%. In seguito ne sono arrivate altri 1,3 milioni del prodotto anglo-svedese. Fino al 31 marzo erano state somministrate oltre 7,5 milioni di dosi di Pfizer, quasi tutte quelle consegnate. In seguito ne è arrivato un altro milione. Nello stesso giorno risultavano somministrate 527.102 dosi di Moderna, oltre il 65%% di quelle consegnate, prima di una nuova consegna di 500 mila dosi. Sulle percentuali di utilizzo pesa però il problema dei dati, con discrepanze notevoli tra quelli regionali e quelli ministeriali. Al 25 marzo, ad esempio nel Lazio, secondo i dati del governo erano state consegnate 307 mila dosi di AstraZeneca, secondo la Regione invece solo 255 mila. Quando nei giorni successivi il Lazio ha denunciato una carenza di dosi, secondo i numeri del ministero la Regione avrebbe dovuto avere in frigo, il 1 aprile, ancora 63 mila dosi di AstraZeneca da somministrare. Oggi il Commissariato all'emergenza ha affermato che le dosi 'fantasmà in realtà sono andate a forze dell'ordine, armate e Protezione civile.

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