«Vaccino obbligatorio per altre categorie e tampone ai vaccinati per eventi nei locali al chiuso»: l'ipotesi della cabina di regia il 23/12

I provvedimenti per cercare di frenare la variante Omicron

«Vaccino obbligatorio per altre categorie e tampone ai vaccinati per entrare nei locali al chiuso»: l'ipotesi della cabina di regia il 23/12
«Vaccino obbligatorio per altre categorie e tampone ai vaccinati per entrare nei locali al chiuso»: l'ipotesi della cabina di regia il 23/12
di Marco Conti e Francesco Malfetano
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Sabato 18 Dicembre 2021, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 18:24

Per partecipare a feste o veglioni di Capodanno il Super Green pass non basterà più. Oltre ad essersi vaccinati, bisognerà aver eseguito un tampone. È una delle misure che il governo sta valutando di adottare per rendere ancora più stringenti le regole di sicurezza nei giorni delle festività natalizie, la più forte forse perché va a colpire non i no vax (che già sono stati esclusi da tutte le attività ricreative con il precedente decreto del governo) ma chi si è messo in regola con le vaccinazioni. Ma il pacchetto che Draghi e i ministri prendono in considerazione è più ampio, e comprende anche una riduzione della validità del Green pass (sei mesi invece di nove) e ulteriori limiti per i non immunizzati, che rischiano di dover trascorrere a casa il resto delle feste natalizie e di non potersi recare neppure nei centri commerciali. 

Con inusuale tempismo il governo ha annunciato per giovedì prossimo la riunione della cabina di regia nella quale verranno definite le nuove misure per arginare la variante Omicron che sta spaventando mezza Europa.

C’è attesa per i risultati dell’indagine flash survey dell’Istituto Superiore di Sanità che pubblicherà i risultati proprio giovedì, così come per le nuove linee guida che ha promesso la Commissione Europea sul Green pass. Ma l’annuncio della riunione dato sei giorni prima, sembra preparare il terreno alla sostanziale abolizione - salvo che per esigenze di lavoro - del Green pass che si può ottenere con il solo tampone fatto in farmacia.

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La guida

L’abbassamento della durata del Green pass da 9 a 6 mesi sembra scontato e in linea con quanto consiglierà Bruxelles. «Dopo 5 o 6 mesi il Green pass perde ogni giorno un po’ di validità rispetto alla circolazione del virus, se fossimo in bassa circolazione non sarebbe un problema ma oggi si deve pensare di ridurre la durata», ha spiegato ad esempio Guido Rasi, già direttore dell’agenzia europea dei medicinali (Ema) e oggi consulente del commissario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo. Molte altre le ipotesi sul tavolo del governo e tutte con l’obiettivo di evitare che i festeggiamenti natalizi, con cenoni e feste al chiuso, facciano esplodere i contagi. Si discute di imporre l’obbligo della mascherina all’aperto, anche se ciò potrebbe essere lasciato alle scelte dei presidenti di regione che in molti casi, come accaduto nel Lazio, Veneto, Campania e Sicilia, hanno già provveduto. Verrà invece permesso l’accesso ai centri commerciali, e probabilmente anche al trasporto pubblico locale, solo a chi ha il super Green pass, che si ottiene a seguito di vaccinazione o guarigione.

Tra le misure che verranno valutate giovedì - e probabilmente limitate al periodo natalizio - c’è dunque l’obbligo di esibire l’esito negativo di un tampone per accedere nei locali al chiuso, in primis le discoteche, per feste e cenoni. Non più solo il Super Green pass quindi, ma anche un test antigenico effettuato nelle ultime 48 ore. Un po’ come già avviene da mercoledì scorso per tutti i viaggiatori che vogliono entrare nella Penisola. Sul tavolo anche l’estensione dell’obbligo vaccinale a chi lavora a contatto con il pubblico. Vista la vicinanza temporale della riunione della cabina di regia rispetto al Natale, difficilmente questa stretta riguarderà già il 24, il 25 o il 26 dicembre. L’obiettivo è infatti quello di evitare pericolosi assembramenti nel periodo dei festeggiamenti per Capodanno. 

Intanto ieri è diventato operativo, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del relativo decreto, il meccanismo che consente di revocare il Green pass qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento. Revoca che sarà poi annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde di guarigione.
 

 
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