Vaccini, il piano del governo per convincere i no-vax: campagna mirata per età

Vaccini, il piano del governo per convincere i no-vax: campagna mirata per età
Vaccini, il piano del governo per convincere i no-vax: campagna mirata per età
di Alberto Gentili
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Domenica 8 Agosto 2021, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 12:06

Campagne di comunicazione mirate per fasce d’età e categorie di lavoratori, in primis della scuola. E potenziamento e implementazione del piano del commissario straordinario Francesco Figliuolo per il «raggiungimento attivo» di chi non si è ancora vaccinato. Sono queste le due mosse del governo per raggiungere, da qui a fine settembre, la quota promessa dell’80% della popolazione vaccinata. E per provare a sgretolare, con la persuasione, il fronte dei No vax. C’è da dire che con 71.419.757 somministrazioni e il 63,4% di cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale, la situazione non è drammatica. «L’Italia ha inoculato più dosi per 100 abitanti di Francia, Germania, Stati Uniti», ha detto venerdì Mario Draghi prima di prendersi qualche giorno di vacanza. E il Financial Times, l’altro ieri, ha certificato che i ragazzi italiani fra 12 e 18 anni sono fra i più vaccinati al mondo, dopo quelli di Stati Uniti e Francia.

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Come ha riconosciuto lo stesso Draghi, «occorre però che questo sforzo continui». Perché c’è da garantire la «scuola tutta in presenza». Perché resta uno zoccolo duro di over 50, pari a 4.426.245 cittadini, che non han ricevuto neppure una dose e nella stessa situazione sono il 76% dei ragazzi tra i 12 e i 15 anni e il 45% dei giovani tra i 16 e i 19 anni. E perché ben il 14,8% del personale scolastico, pari a 217 mila persone, resta refrattario alle inoculazioni. Per spingere la campagna vaccinale e «garantire sicurezza ai cittadini», il governo ha messo in campo il Green pass. Da venerdì scorso in cinema e teatri, palestre e piscine, stadi e congressi, fiere ed eventi in generale, ristoranti al chiuso. Dal 1 settembre per salire su aerei, navi, bus e treni a lunga percorrenza. E, quando comincerà l’anno scolastico, per il personale della scuola, delle università e per gli studenti universitari. Con sanzioni pesanti: a casa senza stipendio dopo 5 giorni di assenze ingiustificate. 
Ma Draghi, Figliuolo e il ministro della Salute Roberto Speranza a fine mese sforneranno delle campagne di comunicazioni ad hoc per singole fasce d’età e categorie di lavoratori, cominciando dal settore scolastico.

E, si diceva, aumenteranno il pressing sulle Regioni per spingerle a continuare la caccia ai “renitenti” al vaccino. A partire dagli studenti over 12 e da chi ha più di 60 anni.

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La parola d’ordine è «raggiungimento attivo». In tre modalità, che si affiancano al vaccino su prenotazione in farmacia, già possibile in 17 Regioni (escluse per ora Basilicata, Emilia Romagna e Friuli). La prima: unità mobili della Protezione civile e dell’Esercito che ormai da tempo battono passo passo il territorio dei singoli Comuni, a cominciare dai centri più isolati in modo da rintracciare le persone anziane ancora non vaccinate. «Ma ormai il più è fatto, gli over 80 senza neppure una dose sono ormai appena il 6,5% su scala nazionale, un dato fisiologico», dicono nella struttura commissariale di Figliuolo. La seconda modalità: il coinvolgimento dei medici di famiglia e dei pediatri, ritenuti quelli che hanno maggiori possibilità e capacità di individuare i pazienti senza neppure una dose. La terza: hub itineranti, senza prenotazione, per intercettare nei luoghi di vacanza e nelle città i giovani e over 50 ancora indecisi.

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Regioni in azione

In prima linea su questo fronte è il Lazio. Dopo gli “Open day” dei mesi scorsi, la Regione guidata da Nicola Zingaretti ha lanciato la campagna vaccinale al mare. A Ostia, ad esempio, per tre giorni è stata organizzata l’«Open Evening» riservata ai giovani da 16 e i 30 anni presso alcuni stabilimenti balneari. Gli appuntamenti sono dalle sei di pomeriggio alle 10 di sera. Iniziativa analoga in Toscana, dove la giunta di Eugenio Giani ha lanciato “Vaccini in spiaggia” nell’ambito della campagna “GiovaniSìvaccinano”. Ieri tappa a Capalbio dove sono stati tanti i ragazzi, ma anche gli adulti, che si sono messi in fila per vaccinarsi presso il camper della Regione dalle 10 del mattino a mezzanotte. Stesso copione a Torino con l’hub presso la Reale Mutua dove Moderna è inoculato ai giovani dai 12 ai 19 anni senza prenotazione dalle 8 alle 21. In Puglia, a partire dal 23 agosto, invece scatterà un’operazione dedicata a 150mila studenti, suddivisi in 7 mila classi. Saranno le singole scuole a indicare ai ragazzi di una medesima classe il luogo e l’ora della somministrazione. Obiettivo: immunizzare interi istituti.

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