Silvio Berlusconi: «Lotto con le conseguenze di un male insidioso: ora lavorerò da casa»

Silvio Berlusconi: «Lotto con le conseguenze di un male insidioso. L'affetto degli italiani mi commuove»
Silvio Berlusconi: «Lotto con le conseguenze di un male insidioso. L'affetto degli italiani mi commuove»
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Mercoledì 2 Giugno 2021, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 18:58

Silvio Berlusconi torna a parlare del suo stato di salute dopo le notizie circolate negli ultimi giorni. «L'attenzione e la partecipazione che ho avvertito intorno a me in questi mesi difficili»: è quanto sottolinea Berlusconi in un'intervista esclusiva al quotidiano "il Giornale". «La solidarietà e l'affetto che mi sono stati espressi da tanti italiani mi hanno non soltanto commosso, ma mi hanno dato la forza di affrontare una strada difficile: quella con le conseguenze e le complicanze di un male insidioso e tremendo, lo stesso che ha seminato tanti lutti e tanto dolore in Italia e nel mondo», dice il leader di Forza Italia, che rivolge «un grazie particolare» ad Antonio Tajani e a tutti coloro che con lui «stanno mandando avanti Forza Italia nel modo migliore, con lealtà e dedizione, consultandosi continuamente con me».

«Riprendo l'attività senza uscire di casa. L'Italia vede la luce col governo di unità nazionale che ho promosso. E ridurremo le tasse», continua.

Berlusconi, Ruby ter: «Condizioni di salute severe». Il pm: «Ha pluripatologie, serve perizia»

Pluripatologie

Proprio nei giorni scorsi si era tornati a parlare delle condizioni dell'ex premier nell'ambito del processo Ruby ter. «Le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero, perché sono cronicizzate, così come ci sono state descritte, e le patologie, faccio presente che delle tre espresse una è psicologica e l'altra è psichiatrica-neurologica, danno un quadro che merita attenzione», ha detto in aula il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, dopo che i giudici del processo Ruby ter hanno detto no alla separazione della posizione di Berlusconi da quelle degli altri imputati per motivi di salute, per far presente che potrebbe chiedere nell'udienza a settembre una perizia sulla capacità «dell'imputato di partecipare al dibattimento».

 

Comunali e centrodestra

Poi Berlusconi parla del centrodestra alle Comunali. «Non ci sono tensioni, c'è un paziente lavoro per individuare i candidati migliori.

Non è una gara a chi arriva primo. È vero però -osserva- che è difficile trovare candidati se li cerchiamo come li vogliamo noi: non mestieranti della politica, ma persone che con la loro storia personale abbiano dimostrato capacità di lavoro, serietà, concretezza, esperienza da mettere al servizio della collettività».

Ddl Zan

«Da liberale» Silvio Berlusconi pensa che il ddl Zan sia «un grave errore, perché non allarga la platea dei diritti e pone una grave questione di libertà. Io sono ovviamente per l'assoluta parità fra tutti i cittadini, che sono portatori di diritti in quanto persone. Ogni distinzione basata sugli stili di vita, sul sesso, sull'orientamento sessuale, sulle opinioni, sull'etnia di appartenenza, sulle convinzioni religiose, sulle disabilità, sulla classe sociale è assolutamente inaccettabile. Per questo le tutele devono riguardare tutti i cittadini, non determinate categorie in particolare. Ma le leggi a questo proposito esistono già e se non bastano possiamo aggravarle e inasprirle. La legge Zan non aggiunge nulla a questa tutela e porta invece con sé un grave rischio: quello di limitare la libertà di opinione». «La difesa della famiglia tradizionale proposta come valore, o l'opposizione a pratiche come la maternità surrogata, potrebbero essere definite come atti di discriminazione e quindi diventare perseguibili. Come minimo, si lascia una discrezionalità interpretativa che sarà fonte di un contenzioso infinito e pericoloso. Per questo -aggiunge- non la possiamo certamente votare. La nostra senatrice Ronzulli ha presentato un'altra proposta di legge, che affronta il tema della tutela dalle discriminazioni in uno spirito liberale. Quella è la strada da seguire». 

Riforma fiscale

«Nei giorni scorsi abbiamo presentato un grande progetto di riforma fiscale, perché se l'Italia esce dall'emergenza sanitaria grazie ai vaccini, non esce dall'emergenza economica se non ripartono l'occupazione e i consumi e se le aziende non tornano a fare utili. Tutto questo non accadrà mai se il 60% della ricchezza prodotta viene incamerato dallo Stato con le tasse. Siamo consapevoli del fatto che con questo governo non potremo realizzare per intero la riforma fiscale che noi vorremmo, con la flat tax ad un'aliquota molto bassa. Però rilanceremo con forza la battaglia sulle tasse anche raccogliendo le firme nei gazebo in tutt' Italia per la nostra proposta di riforma fiscale». Lo sottolinea Silvio Berlusconi.

«È una proposta -spiega il leader di Forza Italia- che tiene conto delle condizioni di fattibilità immediata, nel quadro politico di oggi, non è il nostro obbiettivo finale. Parte dal presupposto che prima di pensare a come ridistribuire la ricchezza, bisogna crearla. Dunque dobbiamo lasciare più denaro possibile nelle tasche di cittadini e imprese. Per questo proponiamo una no tax area fino a 12.000 euro di reddito, una tassazione al 15% fino a 25.000 euro, al 23% fino a 65.000 e al 33% oltre i 65.000. In concreto, per fare degli esempi, chi guadagna 15.000 euro l'anno avrà a disposizione ogni mese 100 euro in più, chi ne guadagna 30.000 avrà ogni mese 235 euro in più, chi ne guadagna 45.000 avrà ogni mese 422 euro in più. Chiediamo inoltre un vero anno bianco fiscale, bloccando le cartelle esattoriali fino alla fine del 2021 e una chiusura realistica del contenzioso pregresso, senza svenare i cittadini in difficoltà. Infine rimangono nei nostri programmi l'abolizione totale dell'Irap e l'estensione della cedolare secca sugli immobili».

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