Sgarbi espulso dalla Camera si paragona al Cristo di Raffaello: «Mi volevano deporre ma...»

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Durante la seduta di giovedì 25 giugno, l’Aula della Camera è stata chiamata all’esame del decreto Giustizia. Vittorio Sgarbi prende la parola e si lancia in un discorso molto forte contro la magistratura e il caso Palamara. Poi, però, gli animi si accendono e il critico d’arte inizia a lanciare invettive contro i suoi stessi colleghi, rivolgendo parole irripetibili contro alcune deputate.

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Per questo, Mara Carfagna, che presiedeva la seduta, lo ha espulso. Sgarbi si è rifiutato d uscire dall’Aula e così i commessi che lo hanno portato fuori di peso. Il video di quanto accaduto ha fatto presto il giro del web, divenendo virale e suscitando indignazione negli utenti. Non è però mancata l’ironia, come quella di chi ha paragonato la scena della cacciata forzata di Sgarbi alla Deposizione di Cristo, dipinta da Raffaello. Lo stesso deputato ha condiviso sui social le due immagini a confronto: “Mi volevano deporre, ma mi hanno solo momentaneamente spostato” ha commentato. Foto: Kikapress

Non sono mancate altre citazioni ironiche alle opere d'arte. Come quella realizzata dal direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia, l'etruscologo Valentino Nizzo che ha accostato l'immagine del critico Sgarbi portato di peso fuori dall'Aula all'immagine dipinta sul famoso Cratere di Eufronio o di Sarpedonte, oggi conservato al Museo di Cerveteri, che racconta la morte di Sarpedonte, figlio di Zeus e di Laodamia, con le personificazioni del Sonno, Hypnos e della Morte, Thanatos, che ne riportano il corpo in patria, trascinandolo via dal campo. la battuta è immediata: "Sgarbedonte"


 


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