Green pass, 4 senatori fanno ricorso contro il certificato verde. E alla Camera? Tribunale interno: «Non ledere salute altrui»

Sono Giarrusso, Granato, Martelli e Paragone

Green pass, 4 senatori ex M5S fanno ricorso contro il certificato verde
Green pass, 4 senatori ex M5S fanno ricorso contro il certificato verde
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Giovedì 25 Novembre 2021, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 19:29

E dopo Montecitorio, anche in Senato battaglia di ricorsi e contro il Green Pass. Quattro senatori ex M5s e 12 dipendenti di palazzo Madama hanno fatti ricorso contro il certificato verde. I senatori sono Michele Giarrusso (Misto), Bianca Laura Granato, Carlo Martelli e Gianluigi Paragone. 

«Ci sarà l'udienza il due dicembre, alle 14.30, andremo a discutere e vedremo cosa ci dicono». Lo dice all'AdnKronos Andrea Perillo, legale dei senatori Gianluigi Paragone e Carlo Martelli, due dei quattro parlamentari che hanno presentato in Senato ricorso contro il green pass. Per l'avvocato le voci di un ricorso presentato fuori tempo massimo, che circolano in Senato, sono da ritenere infondate «visto che ci hanno già convocati», dice ancora riferendosi alla Commissione contenziosa di Palazzo Madama, presieduta dall'azzurro Giacomo Caliendo. Martelli e Paragone, assieme ai colleghi Bianca Laura Granato e Giarrusso, hanno fatto ricorso il 22 novembre scorso, lunedì scorso, impugnando quanto deciso dal consiglio di presidenza, che si era riunito dopo il blitz proprio della Granato, entrata a Palazzo Madama senza mostrare il pass, lo scorso 19 ottobre, stabilendo l'obbligatorietà di accesso con il green pass. Secondo fonti del Senato, essendo passati oltre 30 giorni dal pronunciamento dell'organo di presidenza, il ricorso dei senatori sarebbe da annullare.

A Montecitorio - Il Consiglio ritiene che non vi siano ragioni d'urgenza per sospendere la decisione dei deputati Questori di chiedere il Greenpass a tutti i deputati e quindi anche per la deputata Sara Cunial. Con queste stringate parole viene respinta dalla Camera la sospensiva per la deputata Sara Cunial, in questi giorni autorizzata ad entrare a Montecitorio senza Green pass dopo un suo ricorso. Alla Camera si entra solo con il green pass.

L'udienza per la trattazione del merito del ricorso dei deputati di Alternativa contro l'obbligo di green pass per accedere ai locali della Camera è stata fissata dal Consiglio di Giurisdizione di Montecitorio per mercoledì 2 marzo 2022 alle ore 15.30.

Si legge nella delibera del tribunale interno di Montecitorio che oggi ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Sara Cunial.

L'ordinanza che ha negato la sospensiva puntualizza, citando due sentenze della Corte Costituzionale, che i membri del Parlamento, chiamati a rappresentare la Nazione ai sensi dell'articolo 67 della Carta, adempiendo con disciplina e onore la funzione pubblica loro affidata, sono tenuti, al pari e più di ogni altro cittadino, a «non ledere né porre a rischio con il proprio comportamento la salute altrui, in osservanza del principio generale che vede il diritto di ciascuno trovare un limite nel reciproco riconoscimento e nell'uguale protezione del coesistente diritto degli altrì. Essi sono altresì tenuti a porre in essere tutto quanto rientri nella loro disponibilità fattuale e giuridica per il miglior esercizio del mandato; e che di conseguenza, quand'anche la soggezione alle misure impugnate comportasse per i membri del Parlamento un apprezzabile sacrificio o disagio rispetto alla condizione di ogni altro cittadino (e, nell'attuale fattispecie, non è tale il parere di questo Consiglio), esso non potrebbe che essere ricondotto all'insieme di responsabilità, potestà, diritti e doveri che compongono lo status di parlamentare in carica».

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