Senato, manca il numero legale in commissione, la Lega esulta: «È solo l'inizio»

Senato, manca il numero legale in commissione, la Lega esulta: «È solo l'inizio»
Senato, manca il numero legale in commissione, la Lega esulta: «È solo l'inizio»
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Martedì 24 Settembre 2019, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 20:56

Senato, manca il numero legale nella prima commissione, quella degli Affari Costituzionali, e la Lega esulta. Calderoli: «È solo l'inizio». «Questo pomeriggio per due volte consecutive è saltata la seduta della prima commissione del Senato per la mancanza del numero legale richiesto. Da adesso i signori della maggioranza di Palazzo impareranno cosa significa avere un movimento come la Lega che fa opposizione! Glielo avevo premesso. E questo è solo l'inizio! Per ora. Lega-maggioranza 1-0». Lo afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.

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La prima commissione del Senato (Affari Costituzionali) chiamato questo pomeriggio a dare un parere su un atto del governo, non si è potuto esprimere con il voto, per la mancanza del numero legale necessario. Sia alla prima verifica, che alla successiva, il presidente Stefano Borghesi, ha preso atto delle assenze della maggioranza, rinviando a domani la seduta. Assenze dietro le quali non c'è un nodo politico ma, sottolineano fonti della maggioranza, solo la contestuale assemblea dei senatori del M5S.

«Io mi sono attenuto al regolamento, ho preso atto che, per ben due volte, non c'era il numero legale in 
commissione», ha spiegato all'AdnKronos il senatore Borghesi. «Oggi - sottolinea il leghista - si doveva votare la bozza di un parere a un atto del governo, sul tema della giustizia contabile, e alla prima verifica, ho visto che mancava il numero legale, così, da regolamento ho sospeso i lavori per 30 minuti, per poi dover riconstatare che non c'erano i numeri per votare». «Politicamente - conclude il senatore della Lega - ho preso atto che non c'era la maggioranza in commissione», ricordando come i membri delle forze di governo al completo sarebbero stati sufficienti per arrivare al voto. «M5S-Pd-Leu e autonomie - sottolinea - contano 14 senatori, che sono maggioranza sul totale dei 25 membri». «Oggi ce n'erano meno di 13, che sarebbero bastati per arrivare al voto».

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