Scuola, tamponi a spese degli istituti: si tratta sull’attestato per i prof no-vax

Scuola, tamponi a spese degli istituti: si tratta sull attestato per i prof no-vax
Scuola, tamponi a spese degli istituti: si tratta sull’attestato per i prof no-vax
di Lorena Loiacono
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Sabato 14 Agosto 2021, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 11:52

Ancora un incontro fiume, nella notte, tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati per trovare l’intesa e la firma al protocollo di sicurezza che servirà, alle scuole, per riaprire in regola a settembre con le norme anti-Covid. I temi che, ancora una volta, hanno acceso le polemiche al tavolo dei sindacati erano concentrati soprattutto sul Green pass: in particolare modo per le modalità di controllo della certificazione e la possibilità di rendere gratuiti i tamponi, ai docenti che non hanno voluto aderire alla campagna di vaccinazione. Alla fine accordo trovato.

La tensione e la bozza

Il tavolo, andato avanti fino a notte fonda, era stato convocato in mattinata per le 12 e poi posticipato al pomeriggio per dare tempo ai tecnici di viale Trastevere di mettere a punto una nuova bozza da sottoporre ai sindacati. Si tornava infatti al tavolo dopo che, giovedì pomeriggio, i sindacati lo avevano lasciato con un nulla di fatto per le questioni legate essenzialmente al Green pass. Da un lato l’Anief che chiede di abolire l’obbligo per il personale scolastico, con tanto di petizione e ricorsi pronti da portare in tribunale, e di abolire anche le cosiddette classi pollaio in cui il distanziamento è impossibile. Dall’altro la Cisl scuola chiede di limare gli aspetti sanzionatori e di verifica relativi alla certificazione e su questo la palla - come ammette lo stesso governo - potrebbe passare al Parlamento, visto che sulla spinta dei sottosegretari all’istruzione Floridia e Sasso si sta lavorando a possibili emendamenti. Si tratterà di modifiche che, comunque, dovranno avere il tempo necessario per diventare effettive, quindi non prima di settembre
Ma il tema più discusso riguarda i tamponi e la possibilità di renderli gratuiti per i docenti ancora non vaccinati.

Il ministero dell’Istruzione non può prendere una simile misura perché serve l’intervento del dicastero alla Salute. 

Il nodo dei fondi

E’ stato quindi previsto che le singole scuole possono decidere di utilizzare i fondi, erogati dal sostegni bis per gestire l’emergenza sanitaria, per finanziare i tamponi ai docenti No vax anche tramite accordi con le Asl competenti. Questa soluzione non è stata accolta favorevolmente dai dirigenti scolastici perché di fatto si va ad utilizzare per i tamponi quelle risorse utili, ad esempio, per creare aule con tramezzi o per acquistare materiale specifico, fondamentali per le scuole in una fase tanto complicata. 

Corsia preferenziale

Sul piano prettamente sanitario, inoltre, il ministero dell’Istruzione si impegna a lavorare con il ministero della Salute per riattivare la corsia preferenziale per la vaccinazione del personale scolastico, interrotta in primavera, prevedendo quindi gli accessi prioritari, per coinvolgere il maggior numero di docenti ancora indecisi. Ad oggi si tratta di circa il 15% del personale scolastico non vaccinato ma potrebbe ridursi a meno del 10% considerando coloro che si sono vaccinati per fascia di età e non per categoria lavorativa. Su questo si farà chiarezza dopo il 20 agosto quando arriveranno dalle Regioni i dati precisi, come richiesto espressamente dal commissario straordinario Figliuolo. I due ministeri alla Salute e all’Istruzione dovranno inoltre assicurare un costante rapporto con le scuole per snellire l’iter relativo alle procedure di tampone preventivo e di contact tracing in caso di un possibile contagio a scuola. 

Le conferme

Resta confermato il distanziamento di un metro e, dove non fosse possibile per mancanza di spazio, l’uso costante della mascherina al banco. Ma sul tema degli spazi e delle classi pollaio, il ministero dell’istruzione si è impegnato ad attivare un piano sperimentale di intervento sulle scuole con evidenti criticità di sovraffollamento, per garantire le condizioni di distanziamento interpersonale con fondi per disporre di più docenti, più personale tecnico amministrativo e ausiliario. Le aule dovranno essere areate costantemente, i percorsi nell’istituto saranno prestabiliti e indicati da segnaletica orizzontale e gli ingressi potrebbero essere, ancora una volta, scaglionati. 

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