Covid, da Salvini a Sgarbi: i "no mask" e quel libro che li smentisce

Covid, da Salvini a Sgarbi: i "no mask" e quel libro che li smentisce
di Mario Ajello
4 Minuti di Lettura
Martedì 28 Luglio 2020, 10:48

Altro che no mask! Altro che crociate anti mascherina come quella appena scatenata da Matteo Salvini e Vittorio Sgarbi con l’appoggio esterno di Andrea Bocelli! Serve una barriera per il virus, ma che non tappi la bocca e che non inibisca la ragione. Ecco il succo del libro di Alessandro Poggi, giornalista scientifico e politico, e Maria Teresa Baldini. Una guida super-professionale, un divertissement e uno svago antropologico e sociale.

Bocelli dopo il convegno negazionista: «Sul coronavirus sono stato frainteso»

I negazionisti in Senato; Salvini, via la mascherina. Galli: messaggio pericoloso

Titolo: (Kǒu zhào) BOCCA COPERTA. Prefazione di Paul Berger. Edizioni Rubbettino. Si parte. I due autori fanno notare: “In cinese 口 (kǒu) significa “bocca”, 罩 (zhào) vuol dire “coperta” e 口罩 (kǒu zhào) equivale a bocca coperta, cioè mascherina”. E così il giro di giostra tra gli avvenimenti della pandemia può iniziare. Poggi e Baldini scrivono:
«È proprio vero che nella vita le sorprese non mancano mai. L’utilizzo della protezione facciale, in pochissimo tempo, ha sorpreso tutti. Mettendo in discussione quelle certezze che il mondo politico, culturale e scientifico credevano di possedere e riportando prepotentemente alla ribalta la salute di ognuno. Come nella deontologia medica, poveri e ricchi si sono ritrovati sulla stessa barca. Tutti (più o meno) uguali. Tutti presenti per cercare di avere una mascherina, per metterla in discussione, per farla diventare, poi, un dispositivo fondamentale da tenere a portata di mano. Ma anche tutti più vulnerabili, meno sicuri, più deboli e indifesi». Le domande sono: che cos’è la mascherina? Perché non possiamo farne a meno? Come ha potuto un fazzoletto legato a una corda scatenare dibattiti e diventare oggetto di conversazione quotidiana? Le risposte di Bocca coperta sono intrise di spiegazioni, interpretazioni, istruzioni e avvertenze.
 

I dispositivi

La mascherina rappresenta l’occasione per parlare senza bavaglio, dei fatti. Per riflettere sulle ragioni semplici, che talvolta vengono stravolte deliberatamente, magari approfittando di situazioni incomprensibili, come questa malattia improvvisa di cui si sa ancora poco o niente. Un libro pieno di storie, anche di storie strane. E di dati. L’89,1% delle persone di 18 anni e più riferisce di aver fatto uso di mascherine. L’utilizzo è sta- to diffuso in modo trasversale in tutta la popolazione rag- giungendo il valore più alto tra le persone di 45-54 anni (94,5%). Relativamente più basso il valore rilevato tra gli anziani (73,5% per 75 anni e più), anche perché molto probabilmente i vecchi hanno avuto meno bisogno di uscire. L’utilizzo delle mascherine ha riguardato tutto il territorio, a prescindere dalle condizioni di maggiore o minore rischio di contagio della zona in cui si vive. Dei 5 milioni e mezzo di individui che non hanno usato la protezione del volto, il 68,6% probabilmente non ne ha avuto necessità (il 20,4% ne aveva la disponibilità ma non ha avuto bisogno di usarla, il 48,2% non l’ha cercata), mentre il 31,3% riferisce di averla cercata senza trovarla. E ci sono perfino canzoni swinganti. Come quella intitolata Voglio il Coronavirus di Guglielmo Poggi. Scritta, in tempi non sospetti, il 12 di febbraio 2020. E, per delicatezza, mai diffusa prima d’ora. Si canta: «Voglio il Coronavirus, voglio la pandemia per dimenticare, che ora non sei più mia. Voglio girare in strada, senza la mascherina per attaccarlo a tutti, vendervi l’Amuchina. E andare dove mi va, che la città è deserta e fare quel che mi va, voi state pure in allerta. Pensa che comodità, poter bruciare l’agenda pensa che comodità, questo Paese di m...».
 

Le curiosità

Segue colpo di tosse e si riparte a gran ritmo: «E contagiami, contagiami, contagiami tutto contagiali, contagiali, contagiali, tutti contagiaci tutti, contagiaci tutti belli e brutti. Però comincia da me, prendimi almeno tu che di questa gente non ne posso più. Tanto non ho ottant’anni, perciò non morirò». E ci sono in queste pagine il Vocabolario della pandemia e tante curiosità. Esempio: per la prima volta dallo scoppio della pandemia, il 4 maggio le guardie svizzere, che controllano i confini dello Stato Vaticano, hanno montato la guardia con la mascherina. Le disposizioni di indossare la protezione contro la Covid-19 sono arrivate dal Papa. Come concludere? Dicendo che Salvini il nuovo Capitano del populismo No Mask questo libro dovrebbe leggerlo, per capire che forse sta sbagliando un’altra volta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA