Ha già che detto che la Lega se ci sarà, ci sarà al 100% non a metà, quindi con i ministri e con una linea politica. Matteo Salvini è pronto a tornare al governo insieme agli ex compagni di viaggio del Movimento 5 stelle, incurante dei veti posti dalla sinistra che sta già cercando di fare argine contro di lui, al momento è un cordone sanitario generico contro «i sovranisti». Etichetta alla quale corrisponderebbe appunto il Carroccio. Corrisponderebbe perché c'è in atto una torsione lampo nel partito guidato da Matteo Salvini.
«Chi sono io per dire tu no. Noi con Draghi non diremo non voglio tizio».
Con il professor Draghi parleremo domani della nostra idea di Italia, non possiamo dire “sì” o “no” a prescindere in un momento in cui l’interesse del Paese deve venire prima dell’interesse dei partiti. Di certo diremo no all’aumento di tasse e IMU, no alla patrimoniale... pic.twitter.com/oTrynpydvU
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 5, 2021
Torsione lampo, si diceva. Persino l'economista no euro Alberto Bagnai, a 72 ore dall'incarico a Mario Draghi, ha rivisto la sua posizione sulla moneta unica stendendo il tappeto rosso a Draghi. In un'intervista a La Stampa il senatore Bagnai è ottimista: «Sulla politica economica andremo d'accordo, Draghi è un pragmatico come noi».