Elezioni, Salvini: «Centrodesta vince solo se unito, diviso va al ballottaggio. Il leader si decide alle politiche»

Il leader del Carroccio: «Chi pensa ad altri schemi non fa il conto con gli elettori»

Elezioni, Salvini: «Centrodesta vince solo se unito, diviso va al ballottaggio. Il leader si decide alle politiche»
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Lunedì 13 Giugno 2022, 16:06 - Ultimo aggiornamento: 17:04

Matteo Salvini ha parlato in conferenza stampa dopo le proiezioni delle elezioni comunali. «Alle prossime politiche il centrodestra vince solo unito. Chi pensa ad altri schemi non fa il conto con gli elettori. Lo sforzo della Lega di essere collante del centrodestra, anche sacrificandosi in prima persona, è la strada vincente. La stragrande maggioranza dei Comuni andrà al ballottaggio e avere la certezza che Palermo e Genova sono vinte dal centrodestra con il contributo determinante della Lega ci fa dire che nell'equilibrio centrodestra-centrosinistra a questo primo turno propende per il centrodestra che unito vince», ha detto il leader del Carroccio in via Bellerio a Milano commentando il risultato delle amministrative e sottolineando fra l'altro il «contributo» del partito a Palermo e Genova. «Il centrodestra unito vince. Il centrodestra diviso, come a Verona, Parma e Catanzaro potrebbe vincere, se mai se la gioca al ballottaggio. A Verona, per esempio, se avesse corso unito la partita sarebbe già chiusa, ma con i se e i ma non si fa la storia», ha aggiunto Salvini. «Che qualcuno goda della non partecipazione al voto mi sembra miope. Avere una giustizia giusta conviene anche ai sindaci del Pd. Mi dispiace che qualcuno a sinistra esulti». 

Salvini: il leader si decide alle politiche

«Il leader del centrodestra lo decideranno gli italiani alle prossime politiche»: il segretario della Lega Matteo Salvini lo ha sottolineato in conferenza stampa dalla sede del partito commentando lo spoglio delle elezioni amministrative. «Chi farà il presidente del Consiglio lo decideranno gli italiani.

A me interessa che vada avanti il centrodestra. Se la Lega avesse un risultato eclatante ma perdesse il centrodestra - ha aggiunto - non andrei da nessuna parte». E quindi «a differenza di quelli che passano il tempo a polemizzare, io lavoro per il centrodestra unito» ha concluso.

«Non svelo un mistero se dico che tutti coloro che sono intervenuti hanno fatto solo proposte guardando avanti. Non c'è stata mezza polemica su Russia, vaccini, benzina o autonomia», ha detto Salvini rispondendo a chi gli chiedeva se qualcuno avesse messo in discussione la sua leadership. Il consiglio federale non è servito per parlare invece del risultato elettorale perché «non c'erano ancora i dati. Per quello ci aggiorneremo fra due settimane. La conta dei sindaci più o meno - ha aggiunto - sarà al ballottaggio».

«Palermo da quarto mondo»

«A mezzogiorno con 38 seggi ancora chiusi a Palermo mi sono permesso di chiamare il Quirinale perché mi sembrava una situazione di furto di democrazia da quarto mondo. Spero venga a galla cosa è successo». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, parlando del caos nei seggi di Palermo. «Dal Viminale ho visto che il ministro Lamorgese è intervenuta tempestivamente alcune ore dopo» ha aggiunto. «Che abbia dovuto disturbare Mattarella perché è stato rubato il voto a migliaia di persone …neanche dall'altra parte del mondo. In un Paese normale se ne parlerebbe». Con Mattarella «ci siamo sentiti al telefono».

Lo spread

«Non bastano evidentemente il cognome e il prestigio del presidente del Consiglio se la presidente della Banca Centrale annuncia un giovedì di giugno che non compra più titoli di Stato italiano lo spread supera i 240» ha detto Salvini dopo il consiglio federale del partito dedicato anche alle questioni economiche. «Ci siamo riconvocati fra 15 giorni con i dossier» sulle questioni trattate che vanno dalla riforma delle pensioni allo «scudo antispread».

 

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