Rai, Orfeo direttore del Tg3, Di Mare alla guida di Rai3, Paterniti all'Offerta informativa, Sala al Gr

Rai, Orfeo direttore del Tg3, Di Mare alla guida di Rai3, Paterniti all'Offerta informativa, Sala al Gr
Rai, Orfeo direttore del Tg3, Di Mare alla guida di Rai3, Paterniti all'Offerta informativa, Sala al Gr
di Mario Ajello
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Giovedì 14 Maggio 2020, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 13:57
Alla fine, dopo tanti veti e fuochi e fiamme dei 5 stelle contro Mario Orfeo, l’ex direttore del Tg1 e del Tg2, e del Mattino e del Messaggero e dg della Rai all’epoca della presidenza Maggioni, ce l’ha fatta ad andare al vertice  dell’unico telegiornale pubblico che mancava nel suo curriculum. Insomma, Orfeo direttore del Tg3. E non c’è solo la sua nomina nel Cda di domani a Viale Mazzini ma anche altre.

Nomine Rai, salta tutto un'altra volta: contro M5S-Pd sulla Paterniti, i grillini vogliono il controllo sui talk

I curriculum dei prescelti oggi sono arrivati sul tavolo dei vertici aziendali e questa è la lista: Giuseppina Paterniti dalla guida del Tg3 passa alla direzione dell’Offerta Informativa Rai (ruolo ricoperto prima da Carlo Verdelli) che significa coordinare e sovrintendere appunto all’informazione nelle reti e nei tiggì. ma è tutto da vedere se questa sia davvero una promozione.

Visto che Verdelli contava poco e si dimise, e considerando che non è facile far sentire la propria voce su direttori e conduttori che si considerano star. Ma questo si vedrà. Intanto c’è da capire come mai M5S, dove a trattare sulla Rai non è stato più l’inflessibile Di Maio ma il poco esperto Crimi e i più abili e meno rigidi Spadafora e Carelli, ha fatto cadere il suo veto sul Tg3.

Risposta: un po’ perché ha incassato la Paterniti nel ruolo di cui si diceva, un po’ perché alla guida di Rai3 domani sarà nominato Franco Di Mare ottimo professionista non grillino affatto ma stimato anche dal movimento, un po’ perché sperano di avere con buone possibilità alla guida della direzione tematica Approfondimenti (ovvero controllo dei talk show) il volto del Tg1, Giorgino, ammesso che lui rinunci alla grande visibilità da telegiornale e ammesso che le direzioni orizzontali volute dall’ad Salini nel suo Piano industriale diventino davvero operative e non in tempi biblici. Da parte del Pd le redini delle trattative sono state prese da Dario Franceschini e tra moderatoni - lui, Spadafora, Carelli - la quadra che pareva impossibile si è trovata. Con buona soddisfazione anche di Renzi che ha stima per Orfeo. 

Un altra nomina: la quirinalista Simona Sala va a guidare il Gr. E un’ultima considerazione: il crescente peso del Pd nel governo e la declinante influenza M5S nell’esecutivo, che si è vista sulla vicenda immigrati e lavoratori agricoli e si vedrà tra breve sul Mes, ha già il suo specchio sulla Rai come al solito anticipatrice di ogni tendenza politica.

I 5 stelle resistono tenendosi il fortino del Tg1, ma perdono il Tg3, non piazzano a Rai3 uno che risponde a loro e devono subire il peso di Antonio Di Bella, amico dei dem ma trasversalmente stimato, che resta alla guida di RaiNews ma RaiNews nelle strategie dell’ad Salini è sempre più importante e dilagante come s’è visto in questo periodo di emergenza Covid.
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