Mentre il dibattito di questi giorni è sugli spostamenti fuori Comune a Natale e Capodanno, anche ieri ci sono stati oltre 800 morti per coronavirus in Italia. E il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, a Omnibus su La7, prova a spostare l'attenzione puntando sulla prudenza, dicendosi contrario al rivedere le norme: «Oggi dico che è meglio una chiusura - le sue parole - Ieri abbiamo avuto oltre 800 morti, abbiamo 60mila morti, forse arriveremo a 100mila. Dobbiamo resistere, cosa ci costa resistere altre 2 settimane?».
«Nel governo non c'è una marcia indietro, c’è una valutazione.
«Fa male scrivere un Dpcm rigido, non c’è dubbio, ma è necessario per ridurre i rischi di una terza ondata. Secondo punto: c’è un numero troppo alto di decessi. Terzo punto: gli ospedali non possono concentrarci esclusivamente sul Covid, ci sono altre patologie. Bisogna resistere nell’ultimo miglio di una maratona, arriverà il vaccino e poi la strada sarà in discesa. Le misure sono rigide ma bisogna resistere. Cosa ci costa resistere altre 2 settimane? Abbiamo 60mila morti, forse arriveremo a 100mila. Abbiamo malati di cancro che hanno difficoltà a fare una Tac. Ma cosa ci costa resistere altre 2 settimane?».