«Io sono tranquillissimo e non mi dimetto dal governo», dice il sottosegretario Armando Siri, indagato per corruzione. Siri assicura di avere il sostegno della Lega: «Ho parlato con Salvini e mi ha detto le stesse cose che ha detto alla stampa». Con Conte invece «non ho parlato».
«Sono allibito, quello che è successo è assurdo. Da quando sono al governo ho parlato con tante persone che poi millantano di conoscermi», ha aggiunto il sottosegretario che oltre al sostengo di Salvini dice di avere quello del partito: «Siamo tutti d'accordo», risponde a chi gli chiede se la Lega sia compatta.
Il rapporto con Toninelli «è quello che è, lo vedete. Io comunque la penso come Salvini», aggiunge, a proposito della decisione del ministro del M5s di toglierli le deleghe. «Non ho ancora parlato con Conte», spiega ancora l'esponente del Senato.
Salvini ha manifestato la sua contrarietà alla decisione di Toninelli: «Con tutti i cantieri da aprire in Italia, Toninelli avrebbe bisogno di qualcuno che lo aiuta a fare meglio il suo lavoro... ma non commento il lavoro degli altri ministri», ha detto intervistato a Porta a Porta.
Siri indagato per corruzione non si dimette: Salvini è con me. Toninelli? Ha bisogno di aiuto
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Giovedì 18 Aprile 2019, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 20:54
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