Covid, oggi a Roma il corteo dei negazionisti. Di Maio: «Almeno rispettate le famiglie dei morti»

Covid, oggi a Roma il corteo dei negazionisti. Di Maio: «Almeno rispettate le famiglie dei morti»
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Sabato 5 Settembre 2020, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 12:26

«Rabbrividisco all'idea che una serie di esponenti politici che vanno a dire in giro che la mascherina non serve e che il virus non esiste potevano stare al Governo di questo paese in questo momento». Lo ha detto a Foggia il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «Molti - ha aggiunto - hanno criticato il Movimento perché doveva starsene all'opposizione con il 33% due anni fa; ma grazie alla scelta di creare due governi abbiamo dato come primo ministro un cittadino della provincia di Foggia che è il premier Giuseppe Conte. Io mi sento rassicurato che lui sia il Presidente del Consiglio dei Ministri in questo momento storico in cui potevano stare al Governo quelli che dicono che ci possiamo assembrare, che non servono le mascherine e che il virus è tutta una montatura».

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«Parlano di guerra i negazionisti, di guerra che devono fare allo stato contro queste misure, contro la mascherina. io invece rispondo che la guerra l'abbiamo combattuta questo inverno e abbiamo perso sul campo decine di migliaia di italiani i cui familiari stanno ancora piangendo. Ai negazionisti chiedo di portare almeno rispetto per i familiari dei morti». Lo ha detto a Foggia il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un incontro sullo sviluppo del made in italy, riferendosi al corteo dei negazionisti del Covid in programma oggi a Roma.

Strali contro l'iniziativa sono arrivati anche dal segretario del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
«Fermatevi negazionisti! La manifestazione è un errore. Siete ancora in tempo per annullarla. Rispettate vittime, famiglie, operatori della sanità, i sacrifici degli italiani. Il Covid non si nega, si combatte. Chiedo a tutta la politica di prendere le distanze da questa follia!».

Sulla stessa scia l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato, che ha sottolineato:
«La negazione del Covid è uno schiaffo in faccia ai nostri operatori sanitari, medici, infermieri e di chi in questi mesi ha sacrificato la vita sul campo». Anche dal campo Pentastellato arrivano parole di condanna. In prima linea la sindaca di Roma Virginia Raggi: «Scenderanno in piazza degli irresponsabili - scrive su Twitter - Negare la diffusione del coronavirus è sfregio a migliaia di vittime e a chi ha lottato in prima linea negli ospedali. Per neofascisti che fomentano l'odio la risposta migliore è nel grande senso di comunità della nostra città».

 Di diverso avviso Giorgia Meloni, leader di FdI che accusa: «I negazionisti del virus stanno nel governo e sono tutti quelli che non hanno preso disposizioni in tempo». «Le accuse di negazionismo non le accetto da nessuno e in particolare dalla sinistra, perché ricordo che quando noi chiedevano di mettere in quarantena chi rientrava dalla Cina e un signore che si chiama Nicola Zingaretti, segretario del Pd, andava in giro a dire che l'unico virus era il razzismo e stava a Milano a prendere l'aperitivo» ha detto aggiungendo:
«Quando noi chiedevamo che il governo si dotasse di mascherine e respiratori Di Maio, un altro signore molto importante dell'attuale governo, mandava otto tonnellate di dispostivi anti Covid ai cinesi».

E Salvini rincara: «Il ministro Di Maio, invece di delirare e parlare a vanvera di 'negazionismo' mancando di rispetto ai medici e a chi le persecuzioni le subì davvero, farebbe bene a rabbrividire per l'incapacità del suo governo».

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