Desirée, Giulia Bongiorno punta il dito sulla Raggi: «La Lega può piacere anche a Roma»

Desirée, la Bongiorno punta il dito sulla Raggi: «La Lega può piacere anche a Roma»
Desirée, la Bongiorno punta il dito sulla Raggi: «La Lega può piacere anche a Roma»
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Venerdì 26 Ottobre 2018, 12:09

La Lega punta su Roma, e tramite Giulia Bongiorno, ministro della Funzione pubblica, intervistata questa mattina da La Stampa, punta il dito sulla sindaca Raggi dopo il caso di Desirée Mariottini, la 16enne morta a San Lorenzo in circostanze tragiche. Nella vicenda di Desirée «una certezza l'abbiamo - dice la Bongiorno - il contesto di degrado in cui si è svolto l'omicidio. San Lorenzo è un quartiere abbandonato, senza controllo del territorio. Esiste purtroppo a Roma un problema di zone franche. Di questa situazione è oggettivamente responsabile chi fa il sindaco. Serve più controllo del territorio, io ci credo molto».

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«Do alla sindaca Raggi due attenuanti. La prima è che si deve occupare di una realtà estremamente vasta; la seconda che eredita una situazione complicata. Ma so per esperienza da penalista che l'illecito prolifera dove non c'è la presenza dello Stato», rileva Bongiorno. «In un video ho sentito qualcuno dire a Salvini 'vieni e liberaci', come se volessero liberarsi da un oppressore. Hanno riconosciuto una istituzione che ha dimostrato di credere nella legalità».

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Sulla possibilità che la Lega conquisti il Campidoglio in caso di dimissioni della sindaca, «questo tipo di Lega può piacere al Sud come al centro Italia, a persone che non vogliono più sentir parlare solo di diritti, ma anche di doveri. Ormai lo schema non è più destra o sinistra, ma chi crede nella necessità delle regole e della legalità, e chi no», osserva il ministro.

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Bongiorno però smentisce l'ipotesi di una sua candidatura: «Sono impegnata h24 come ministro. Esaurita questa esperienza, torno a fare l'avvocato». A Roma, aggiunge, «ho il privilegio di vivere in centro, e anche lì sta cominciando il degrado. Se e quando parlo di Roma è perché la amo, è la città in cui voglio far crescere mio figlio. E vorrei calpestare marciapiedi puliti ed evitare di avere in studio avvocati che arrivano ogni settimana ingessati per le cadute nelle buche».

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