Giorgia Meloni, il libro messo a testa in giù e un prof universitario ci scherza su. La leader FdI: «Meno male che i cattivi siamo noi...»

Giorgia Meloni, il libro messo a testa in giù e un prof universitario ci scherza su. La leader FdI: «Meno male che i cattivi siamo noi...»
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Venerdì 28 Maggio 2021, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 15:00

I volumi di "Io sono Giorgia", il libro della presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, messi a testa in giù nello scaffale dei primi in classifica di una libreria. Il riferimento a piazzale Loreto e Benito Mussolini è evidente. La foto, che ha circolato sui social, è stata pubblicata da un docente universitario (ma non si sa se sia lui o meno l'autore del gesto).  Simon Levis Sullam, ricercatore di Storia all'Università Ca Foscari di Venezia, ha postato l'immagine insieme al commento «Nelle librerie Feltrinelli può capitare». 

L'episodio ha scatenato la reazione degli esponenti di Fratelli d'Italia e della stessa Giorgia Meloni che ha commentato attraverso un post su Facebook: «Ma vi sembra normale che un docente universitario scherzi sui miei libri ribaltati per simulare il fatto che io venga appesa? Ecco a voi l'esempio di una delle tante 'menti' che insegnano ai giovani il rispetto, la tolleranza, la libertà di pensiero e il confronto civile. Meno male che i cattivi seminatori di odio siamo noi di destra...».

«Ancora una volta - attacca Paola Frassinetti, vicepresidente della commissione Cultura della Camera e responsabile del dipartimento Istruzione di FDI - un docente universitario offende e insulta Giorgia Meloni.

Come possa essere un ricercatore universitario questo personaggio è davvero un mistero. Ed è preoccupante che questi soggetti che offendono e minacciano siano a contatto con gli studenti ai quali dovrebbero insegnare correttezza e rispetto. Presenterò un'interrogazione al ministro dell'Università Messa affinché si accerti che vengano presi seri provvedimenti nei confronti del ricercatore Sullam».

 Anche Andrea Delmastro critica duramente il tweet del professore: .«Simon Levis Sullam twitta, compiaciuto, il libro di Giorgia Meloni posto a testa all'ingiù. La violenta volgarità del docente rappresenta mirabilmente gli hate speech su cui la sinistra imperversa. Nulla da dire questo giro? Da parte nostra soverchia commiserazione per chi combatte con la retorica anacronistica dell'antifascismo livoroso e militante una donna nata nel 1977. Lasciamo al docente la copertina di Linus dell'antifascismo militante volentieri perché senza di essa - conclude Delmastro - rimarrebbe nudo come un verme».

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