«Calva per troppo testosterone», Giorgia Meloni insultata dall'ex sindaca di Rho. «Lei dovrebbe dare l'esempio»

«Calva per troppo testosterone», Giorgia Meloni insultata dall'ex sindaca di Rho. «Lei dovrebbe dare l'esempio»
«Calva per troppo testosterone», Giorgia Meloni insultata dall'ex sindaca di Rho. «Lei dovrebbe dare l'esempio»
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Martedì 4 Agosto 2020, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 23:18
Insulti e body-shaming, donne contro donne. E così Giorgia Meloni finisce per essere offesa dall'ex sindaca di Rho, Paola Pessina, non per quello che dice ma per il suo aspetto fisico. A denunciare l'aggressione social è la leader di Fratelli d'Italia. «Giorgia Meloni sta diventando calva. L'eccesso di testosterone oltre che cattivi fa diventare brutti», aveva scritto Pessina postando la foto della Meloni durante il suo intervento a Montecitorio lo scorso 29 luglio, il giorno del voto della Camera sulla proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 15 ottobre.   

La risposta della leader di Fdi: 
«Mi dicono che questa signora sarebbe vicepresidente di un'organizzazione filantropica, ex sindaco (di sinistra) di Rho e docente. Non mi interessano gli insulti sul piano fisico, tuttavia leggere frasi del genere da chi dovrebbe essere d'esempio e che magari dice di essere in prima linea contro fenomeni come il sessismo o il body shaming, lascia un po’ delusi e perplessi. Ma naturalmente se gli insulti sono contro Giorgia Meloni tutto è consentito e tollerabile, vero?».

Paola Pessina, ex prima cittadina del comune di Rho, area metropolitana di Milano, è stata membro della Fondazione Ospedale Maggiore, Policlinico Mangiagalli e Regina Elena, e oggi fa parte della Fondazione Franco Verga, impegnata nell'integrazione e nella promozione sociale.  

POI LE DIMISSIONI
Paola Pessina, ex sindaca di Rho, si è dimessa da vicepresidente della Fondazione Cariplo. Le scuse alla leader di Fratelli d'Italia non sono bastate. Ieri  il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti, e Paola Pessina, ex sindaco di Rho, hanno avuto un colloquio sul post pubblicato nei giorni scorsi sul profilo Facebook.

«Hanno convenuto che le affermazioni e il linguaggio utilizzati in quella occasione - si legge nella nota della Fondazione - non rispecchino in alcun modo i valori che la Fondazione incarna e l'atteggiamento che ogni giorno pone nel proprio operato, risultando inappropriati soprattutto per chi riveste un ruolo istituzionale».

La nota ricorda che «la dottoressa Pessina aveva già posto le proprie scuse pubbliche all'onorevole Meloni», ma, «per coerenza e rispetto della Fondazione, ha ritenuto di presentare le proprie dimissioni». «Il presidente Fosti - conclude la Fondazione - ha accolto la decisione con profondo rammarico per tutti gli attori coinvolti, riconoscendo a Paola Pessina, in questa circostanza, la coerenza di chi sa ammettere i propri errori, e la competenza, la passione e la disponibilità per tutto ciò che ha fatto fino ad oggi, con un importante apporto in numerose iniziative promosse dalla Fondazione».

   
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