Gentiloni-Von Der Leyen, un'ora di colloquio: «Clima di grande amicizia»

Gentiloni-Von Der Leyen, un'ora di colloquio: «Clima di grande amicizia»
Gentiloni-Von Der Leyen, un'ora di colloquio: «Clima di grande amicizia»
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Venerdì 6 Settembre 2019, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 13:04
È durato circa un'ora il colloquio tra Paolo Gentiloni, candidato italiano per la Commissione, e la presidente eletta Ursula von der Leyen, ex ministra della Difesa tedesca. Il colloquio si è tenuto strettamente in bilaterale. Un incontro che si è svolto a palazzo Charlemagne, nel Quartiere Europeo di Bruxelles, in un clima di grande amicizia.

Nell'accogliere l'ex premier, von der Leyen gli ha fatto fare un giro degli uffici del team di transizione. Il colloquio servirà ad orientare le decisioni di von der Leyen nell'attribuzione dei portafogli, con l'ambizione italiana che resta quella degli Affari economici.

 

Se questo obiettivo si concretizzerà o meno, lo si vedrà di qui a martedì prossimo, quando von der Leyen presenterà la squadra dei commissari. Intanto per il Commercio, uno dei portafogli economici pesanti che all'Italia potrebbero interessare (siamo un Paese esportatore, come la Germania), l'irlandese Phil Hogan, attuale commissario all'Agricoltura, è uno dei candidati, anche in vista della Brexit e dei negoziati con il Regno Unito sulla relazione futura con l'Ue. Invece per la Concorrenza, altra delega economica pesante per cui secondo il Financial Times Gentiloni potrebbe essere in pole, sarebbe in corsa anche la francese Sylvie Goulard, indicata anche per l'Industria o per il settore Difesa, che con la Pesco diventa importante anche a livello comunitario, oltre a Margrethe Vestager, che però ha gestito il portafoglio, importantissimo, già per cinque anni. 

Gli Affari Economici, oggi appannaggio del socialista francese Pierre Moscovici, si diceva, potrebbero essere affidati a Gentiloni, secondo indiscrezioni che circolano da ieri.
Di sicuro questa è l'ambizione italiana e si tratterebbe di una mossa molto audace. Certo, per un Paese dal debito pubblico elevato come l'Italia gli Affari Economici potrebbero essere un'arma a doppio taglio. E un italiano, per quanto di altissimo profilo, in quell'incarico potrebbe risultare in teoria sgradito ai Paesi nordeuropei rigoristi, visto anche l'affollamento di sudeuropei nei posti chiave, a partire dal portoghese Mario Centeno all'Eurogruppo.
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